Oltrarno, la macchina va fuori giri Palazzo Vecchio sbaglia, poi rimedia
Via al cambio della viabilità, ma i tecnici dimenticano Borgo San Jacopo. Ci pensa l’assessore
Nel giorno in cui Palazzo Vecchio dà il via alla rivoluzione del traffico in Oltrarno la macchina organizzativa va in tilt. E per rimettere le cose a posto è costretto a intervenire direttamente l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti con un provvedimento d’urgenza, perché gli uffici comunali avevano dimenticato l’inversione di marcia in Borgo San Jacopo.
Un «problemino» non da poco e che sembra abbia fatto arrabbiare l’assessore, che ha preteso una soluzione nel giro di poche ore. Alle 20 di ieri, dopo che gli operai della Silfi hanno installato un semaforo all’imbocco con piazza Frescobaldi più una serie di cartelli di divieto d’accesso, la fase 1 annunciata da Giorgetti è dunque partita ufficialmente. Con una serie di novità che però evidentemente devono ancora entrare nella testa degli automobilisti fiorentini, alcuni dei quali hanno vissuto questo primo giorno con non pochi disagi.
La mattinata di ieri ha avuto inizio con la riapertura di lungarno Torrigiani — da ponte alle Grazie verso Ponte Vecchio — ai residenti muniti di permesso Ae O e ai clienti di garage e alberghi: arrivati in piazza Santa Maria in Soprarno gli automobilisti adesso hanno due opzioni, svoltare a sinistra verso San Niccolò o girare a destra verso via dei Bardi, che è a doppio senso di marcia e con i semafori a regolare il traffico. Chi imbocca via dei Bardi può scegliere, invece, se andare verso Borgo San Jacopo — la strada è percorribile da Ponte Vecchio a piazza Frescobaldi e non più al contrario — o proseguire in via de’ Barbadori, via de’ Ramaglianti, via dello Sprone, piazza della Passera e via Toscanella.
I test eseguiti dalla polizia municipale nel primo giorno di rivoluzione del traffico in Oltrarno hanno comunque dato esito positivo, nel senso che non si sarebbero registrate lunghe code. Il vero punto caldo di questa fase 1 è proprio il nodo tra Borgo San Jacopo e piazza Frescobaldi: ieri sera tanti automobilisti e scooteristi hanno «bucato» il divieto d’accesso rischiando anche un frontale. In molti, rendendosi conto solo all’ultimo del nuovo senso di marcia si sono visti costretti a fare spericolate inversioni a «U», manovre che hanno creato tappi e blocchi che si sono riverberati su via Maggio e via Santo Spirito.
L’ultimo provvedimento della direzione Mobilità di Palazzo Vecchio, ieri, è stato lo spegnimento della porta telematica di piazza Pitti, che ora è percorribile senza alcuna limitazione di orario. Ma la vera prova del nove ci sarà dal primo agosto a fine ottobre, ovvero quando il Comune procederà alla fase 2 con la chiusura di via dei Bardi e la cancellazione della direttrice Santo Spirito – San Niccolò. «Un intervento necessario — ha ribadito Giorgetti — per dare modo a Publiacqua di sostituire un gigantesco tubo dell’acquedotto»