Corriere Fiorentino

Via Baracca, occupato il palazzo Unipol E il «residente» Sguanci scende in strada

L’azione del Movimento per la casa proprio davanti all’abitazione del presidente del Quartiere 1

- J. Sto.

Occupazion­e in via Baracca. I trenta rifugiati somali sgomberati la scorsa settimana da via Luca Giordano, ieri mattina hanno fatto irruzione in uno stabile vuoto a pochi passi da piazza Puccini. È la prima occupazion­e del Movimento di lotta per la casa dopo la scomparsa del suo leader Lorenzo Bargellini. A guidare il blitz, il gruppo di giovani del Movimento, coordinati da Luca Toscano.

Un’occupazion­e simbolica, che ha preso di mira un immobile già occupato in passato, e poi sgomberato due anni fa. Si tratta di uno stabile di proprietà di Unipol, dove il Movimento di lotta per la casa aveva impiantato il suo quartier generale. «Ci siamo ripresi il palazzo abbandonat­o dalle banche» hanno detto gli occupanti. Quello di due anni fa, fu uno sgombero ad alta tensione, con gli occupanti che rimasero per molte ore a manifestar­e lungo via Baracca davanti ai poliziotti in tenuta antisommos­sa. Dopo lo sgombero, la proprietà aveva provveduto alla ristruttur­azione dell’immobile, che però è rimasto finora inabitato. «Non è tollerabil­e avere immobili vuoti in una città dove l’emergenza abitativa è altissima» hanno detto dal Movimento per la casa.

L’irruzione è avvenuta attraverso una porta laterale, che è stata sfondata intorno a metà mattinata. I residenti hanno subito allertato le forze dell’ordine. Tra loro anche Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere 1, che abita proprio nel condominio di fronte. Dopo l’occupazion­e è sceso in strada, protestand­o contro il Movimento di lotta per la casa e lamentando­si del mancato intervento delle forze dell’ordine. Si è acceso un diverbio con gli occupanti, sono volate accuse reciproche. Tensione anche con alcuni passanti, che hanno protestato per l’azione abusiva.

«La soluzione al disagio non può essere l’occupazion­e per due motivi. Il primo è perché le regole ci sono e vanno rispettate. Non c’è democrazia senza regole. Il secondo è che se passasse l’idea che in questo Paese si può occupare gli immobili saremo sempre più attrattivi» ha detto Sguanci pubblicand­o anche un lungo post su Facebook. Nel frattempo, gli occupanti hanno srotolato uno striscione con scritto: «Stop emergenza. Vogliamo le case».

Intorno all’ora di pranzo, sono arrivati alcuni agenti di polizia in borghese, che si sono limitati a verificare la situazione. È probabile uno sgombero dell’immobile già a partire dalle prossime ore.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy