Corriere Fiorentino

Riecco Chiesa, il gioiello blindato «Iniziò tutto a Moena, sotto la doccia»

Fede da ieri in ritiro, dove un anno fa Sousa lo promosse. La corte del Napoli, no di Adv

- Stefano Rossi

Moena un anno dopo. La carriera di Federico Chiesa è iniziata qui, a sorpresa, la scorsa estate. «Mi ricorderò per sempre quando mister Sousa disse che sarei rimasto viola tutta la stagione. Ero sotto la doccia e, quando me l’ha detto, non potevo crederci». Lo ha raccontato proprio lui ieri mattina, dopo le visite mediche di rito, col consueto sorriso e un pizzico di emozione.

La magia che si è innescata quel giorno, non sembra essere mai svanita. Eppure Federico ne ha fatta di strada da quando, il giorno dell’esordio alla Juventus Stadium, fu protagonis­ta di un episodio singolare. «È stato divertente. Ero rientrato negli spogliatoi dopo aver giocato il primo tempo e volevo assistere al secondo da vicino. Venni fermato da uno steward perché non tutti possono entrare in campo. Risposi sorridendo che poco prima ero stato fra i giocatori della Fiorentina». Appena arrivato in albergo, ieri pomeriggio, Chiesa ha completato la collezione di autografi di un giovane tifoso che lo aspettava lì. Sul quaderno del bambino mancava solo la sua firma. In realtà anche quelle di Kalinic e Bernardesc­hi, ma forse quelle pagine presto dovranno essere strappate.

Da oggi Stefano Pioli potrà contare su un titolare in più del reparto offensivo. E soprattutt­o su un ragazzo che la maglia viola se la sente cucita addosso. «Firenze è molto legata alla sua storia — aggiunge Chiesa jr — I tifosi tengono alla maglia e ai risultati della squadra. Giocare in un’atmosfera magnifica come quella dello stadio Franchi è bello». Lui che, pur di prestarsi al ruolo di testimonia­l della campagna «4 quartieri, 1 cuore viola» e indossare la nuova divisa, è tornato a Firenze dalle vacanze a Forte dei Marmi. È lì che ha passato buona parte delle vacanze dopo qualche giorno in compagnia degli amici di sempre. Allo stabilimen­to balneare dove era con la famiglia ha regalato una maglia autografat­a, che è stata appesa accanto a quella delle Sampdoria di babbo Enrico.

La Fiorentina dunque riparte dal suo gioiello cresciuto in casa. Dal ragazzo che, dopo aver iniziato alla Settignane­se, è arrivato fino agli Europei Under 21 ed ha anche esordito in Nazionale A in amichevole contro San Marino. «Il ritiro dell’anno scorso mi rimarrà sempre nel cuore. La passata stagione è stata un premio per me». Da oggi si ricomincia, con la maglia viola addosso e nonostante che il Napoli abbia effettuato un sondaggio a cui Corvino ha risposto negativame­nte: Fede non si tocca. Chiesa ha rinunciato a tre giorni di vacanza che gli spettavano e si è unito al gruppo. L’umiltà e la disponibil­ità non mancano. Tanto che baby Meli (il talento classe 2000 elogiato da Pioli in ritiro) non vede l’ora di farsi dare un consiglio da chi, partendo da Moena, è diventato una stellina. annunciato l’acquisto di quote: «Ho deciso di farlo — dice — perché sono un tifoso della Lucchese e di Lucca. Sono qua per lanciare un appello ai miei concittadi­ni affinché si avvicinino alla squadra. Perché anche noi non possiamo avere 5-6 mila persone allo stadio, come accade da altri parti? A Lucca manca un patron facoltoso e si deve agire su un numero maggiore di soggetti. Ecco perché vorrei chiamare a raccolta un gruppo selezionat­o di persone affinché diano il loro contributo». (S. D.)

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Federico Chiesa, 19 anni, ieri a Careggi per le visite mediche di rito Il figlio d’arte viola ha rinunciato a qualche giorno di vacanza pur di mettersi a disposizio­ne di Pioli Nei giorni scorsi era stato testimonia­l della campagna abbonament­i della...
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