Corriere Fiorentino

Medicei, la cenerentol­a da un milione di euro

Rugby, dopo la promozione Firenze alza il budget: «Noi ambiziosi, vogliamo riempire lo stadio»

- Mauro Bonciani

Molti dei tifosi che hanno seguito al Padovani il campionato esaltante dei Medicei chiuso con la promozione in Eccellenza, non erano neppure nati l’ultima volta che Firenze ha giocato nella massima serie. Basta questo per capire la portata storica della stagione che Firenze : 34 anni dopo l’ultima serie A — si appresta a disputare con il team presentato ieri.

«Non vogliamo essere né una cenerentol­a, né una meteora. Ma vincere più partite possibile e perdere sempre combattend­o, continuand­o a crescere», ha detto il presidente del club, Giacomo Lucibello. Per costruire una squadra L’esultanza dei Medicei Firenze dopo la vittoria nei play off del maggio scorso a Parma ambiziosa e con un budget di quasi un milione di euro, sono arrivati 11 giocatori nuovi — in attesa del big straniero che verrà annunciato la prossima settimana e chiuderà il mercato — in un mix di esperienza

Firenze mancava dalla massima serie di rugby da ben

Al si lavorerà per portare la capienza a 4.000 posti anche internazio­nale e gioventù, con un occhio di riguardo agli atleti toscani.

Al timone il confermato coach Massimo Presutti, che ha firmato un biennale come l’apertura Dan Newton, e i Medicei per continuare il percorso che in due anni li ha portati in Eccellenza puntano anche sull’entusiasmo dell’ambiente, 1.200 tifosi di media a partita lo scorso campionato, e sugli sponsor principali Toscana Aeroporti e Ruffino. «Abbiamo già iniziato la preparazio­ne, prima di altri, perché ci sono tanti ragazzi nuovi e dobbiamo conoscerci — spiega coach Presutti — In Eccellenza il livello si alza, ci sono giocatori più pesanti e veloci e noi vogliamo portare tanto pubblico Padovani anche attraverso bel gioco e risultati. Sono ottimista». Si giocherà il sabato in un Padovani con la capienza portata a 1.600 posti — «Ma vogliamo arrivare a 4.000», dice Lucibello — e forse senza retrocessi­oni, la decisione della federazion­e è attesa a giorni, ma di certo con un capitano fiorentino: «Noi siamo eredi di una storia iniziata nel 1931, portiamo con orgoglio il giglio sui colori biancoross­i: e le radici sono importanti tanto quanto lo è il futuro», conclude il presidente.

«Ho scelto l’Australia perché in Italia non volevo più vestire un’altra maglia che non fosse quella dell’Empoli». È così che Massimo Maccarone spiega la sua decisione di giocare in Australia. Così lontano. Dall’altra parte del mondo. Sì perché l’ormai ex leader azzurro, dopo 7 anni e mezzo e 101 gol segnati in 284 presenze, è pronto per una nuova avventura. Infatti ha firmato un contratto di un anno con il Brisbane Roar Football Club, squadra della città dello Stato orientale del Queensland che gioca nella A-League ed è allenata dal tecnico di origine italiane John Aloisi. Sulle orme di Del Piero, BigMac andrà nella terra dei canguri per rimettersi in gioco, per un’esperienza di vita completame­nte diversa. Un cambio repentino che gli ha fatto dire no anche all’amico Baldini e alla corte della Carrarese. (M.L.)

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