Corriere Fiorentino

Il vento su Peretola lascia 900 bagagli a terra

Aerei con le stive vuote per sicurezza, tempi lunghi per riavere i bagagli. Ma c’è chi sfila contro la pista

- Davide Agazzi

Novecento valigie, valigia più, valigia meno, nascoste — ma neanche troppo — da qualche parte nella pancia dell’aeroporto fiorentino di Peretola. Non sono andate perdute, e non sono neanche state dimenticat­e da qualcuno. Sempliceme­nte non potevano volare. La causa? Troppo vento. Quando, come capita spesso a Firenze, gli aerei hanno il vento in coda, i piloti possono decidere di decollare con la stiva vuota — lasciando i bagagli a terra — per non correre rischi dal punto di vista della sicurezza. L’ultima volta è successo nei giorni scorsi, quando il forte vento della Piana ha portato a ritardi, disagi e cancellazi­oni di voli. Così è capitato che diversi passeggeri siano partiti senza sapere che il loro bagaglio non era nella pancia dell’aereo.

Una delle valigie rimaste a Peretola, e che invece doveva andare a Teheran, in Iran, è quella di Paolo Raffini, che la attende, senza esito, dalla notte fra domenica e lunedì. «Sono partito domenica da Firenze, alla volta di Teheran, con scalo a Roma, con Alitalia — dice Raffini — ma il problema credo prescinda dalla compagnia e penso sia legato al vento. Il mio stesso volo è decollato con due ore e mezzo di ritardo. A Teheran mi sono accorto che il mio bagaglio non c’era, e come mancava il mio mancava anche quello di un’altra signora, iraniana, che era partita anche lei da Firenze. Lavoro per la Nuova Pignone ormai da 20 anni, sono sempre in aereo, le valigie te le rimandano sempre col primo volo utile, non c’è solitament­e da preoccupar­si. Dopo aver scritto varie volte ad Alitalia — spiega Raffini — ho chiamato mio figlio e gli ho chiesto di controllar­e: gli è stato detto che nessun bagaglio è stato spedito perché questi giorni c’era vento e serviva mantenere gli aerei più leggeri». Quella di Raffini è infatti solo una delle circa 900 valigie che dovevano partire insieme ai rispettivi proprietar­i e invece giacciono tuttora a Peretola.

Il vento in coda è uno dei motivi per cui Toscana Aeroporti vuole realizzare la nuova pista parallela all’autostrada, che secondo la società di gestione degli scali di Firenze e Pisa risolvereb­be il problema. Il progetto è ancora in attesa del decreto di Valutazion­e di impatto ambientale da parte del ministero dell’Ambiente. Proprio contro la nuova pista (e contro il termovalor­izzatore) ieri sera sono scesi in piazza a Campi Bisenzio i comitati della Piana. «Il nuovo mega aeroporto — dicono i comitati — asfaltereb­be il Parco della Piana, le Oasi, il Polo Scientific­o. Non potendo rispettare le 142 prescrizio­ni, il governo Renzi Bis (il riferiment­o è al governo Gentiloni, ndr) cambia la legge, e la usa per favorire i gruppi finanziari suoi alleati e contro gli abitanti»

L’ira di un passeggero Il mio volo è decollato con due ore e mezzo di ritardo e all’arrivo il mio bagaglio non c’era

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