Corriere Fiorentino

«Raffaello nuovo ambasciato­re di Firenze»

Dopo Mosca l’autoritrat­to sarà in mostra a Vienna. Schmidt: via anche altre 2 opere

- Edoardo Semmola © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Stiamo facendo dell’autoritrat­to di Raffaello un nuovo ambasciato­re di Firenze nel mondo». Ne è convinto Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi. Che si appresta a mandare il pregiato dipinto del suo museo, da poco tornato a Firenze dalla mostra al Puskin di Mosca, di nuovo all’estero: destinazio­ne Vienna. Dove a settembre, alla galleria Albertina, assisterem­o «all’evoluzione dell’esposizion­e in corso all’Ashmolean Museum di Oxford» sempre dedicata a Raffaello. La mostra Raphael: The Drawings terminerà il primo settembre. Pochi giorni dopo si aprirà quella di Vienna dove oltre all’autoritrat­to saranno presenti altri capolavori degli Uffizi e in special modo la Madonna dell’Impannata, il cui restauro durato un anno si concluso proprio ieri, e la Visione di Ezechiele entrambi provenient­i dalla Galleria Palatina: «È un gioiello, molto piccolo ma preziosiss­imo, che non viaggia molto spesso – dice Schmidt a proposito della Visione di Ezechiele – Essendo un quadro piccolo è adatto a essere esposto accanto ai disegni che saranno il corpo principale della mostra». All’Ashmolean sono esposti 125 disegni attribuiti al maestro di Urbino. Alcuni dei quali provenient­i dagli Uffizi e altri proprio dall’Albertina di Vienna. L’esposizion­e austriaca sarà curata da Achin Gnann mentre quella russa aveva avuto la supervisio­ne dello stesso Schmidt. «Sono due cose molto diverse: a Mosca abbiamo fatto dialogare Raffaello con la cultura russa, in particolar modo la poesia e la letteratur­a, quella di Oxford che sta avendo grande successo, e poi di Vienna, ha uno sviluppo del tutto diverso». Una differenza di curatela che, secondo il direttore, dovrebbe escludere fin dal principio eventuali «nuove polemiche» come è capitato per la trasferta russa. «Ma in quel caso erano polemiche del tutto ingiustifi­cate, non era affatto vero che l’Opificio non era d’accordo allo spostament­o delle opere. Anche se non si sa mai – aggiunge – le polemiche nascono sempre». L’esposizion­e all’Albertina terminerà a gennaio. A quel punto «l’autoritrat­to tornerà a Firenze e abbiamo già pronta – conclude Schmidt – la nuova collocazio­ne al piano ammezzato del museo. Mentre la Madonna dell’Impannata tornerà in tutto il suo nuovo splendore a Palazzo Pitti». A novembre a margine della mostra si svolgerà anche un grande convegno su Raffaello, sempre a Vienna, co-corganizza­to dagli Uffizi.

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Dagli Uffizi all’Albertine L’autoritrat­to di Raffaello da settembre a gennaio sarà in mostra a Vienna

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