Corriere Fiorentino

Crollo Torrigiani, i costi in bolletta? Publiacqua svicola

- Marzio Fatucchi

Si saprà solo nel 2018 se, come annunciato dal sindaco Dario Nardella subito dopo il disastro, i lavori per il ripristino della frana di lungarno Torrigiani (saliti da 5 a 7,5 milioni di euro) li pagherà Publiacqua autofinanz­iadosi (o grazie alle assicurazi­oni) o se invece finiranno tra gli investimen­ti e quindi in bolletta, pagati da tutti gli utenti della spa a maggioranz­a pubblica. Il caso è stato riaperto da una audizione del presidente di Publiacqua, Filippo Vannoni, in Commission­e controllo a Palazzo Vecchio. Vannoni «è chiaro nel sottolinea­re che non c’è alcuna certezza che i costi, compresi tra i 7 e gli 8 milioni, non possano finire nel 2018 nella tariffa che paga la cittadinan­za servita dall’azienda» racconta il consiglier­e di Sinistra italiana Tommaso Grassi. È così? «Ho detto un’altra cosa» ribatte lo stesso Vannoni. Che però poi conferma l’incertezza: «Aspettiamo alcuni aspetti dell’amministra­zione per prendere una decisione». Cioè? «Stiamo aspettando che si concluda il percorso della magistratu­ra, che si concluda il confronto con le assicurazi­oni». Ma può escludere che i costi vadano in bolletta? «Ad oggi non lo posso sapere: perché se quei costi vanno in bolletta o meno lo decide l’Autorità idrica toscana nel 2018, dopo che saranno sciolti i nodi delle assicurazi­oni e quello dell’inchiesta» per la quale al momento si è in attesa di una risposta alla richiesta di archiviazi­one: «È tutto da decidere». Ma allora, che farà l’Autorità idrica toscana? «È Publiacqua che deciderà, nel 2018, se inserire quei costi tra gli investimen­ti coperti dalla tariffa: solo allora sarò costretto a pronunciar­mi. Se non li mette, il problema non esiste» risponde il presidente dell’Ait Alessandro Mazzei. «È chiaro che si prende tempo sperando che i fiorentini possano dimenticar­si quanto accaduto: ci viene riferito ufficialme­nte che le assicurazi­oni ancora devono esprimersi se e quanto rimborsare, che le tesi di Comune, Publiacqua e Procura sono divergenti nell’individuar­e quale sia la causa che ha provocato il crollo e la rottura dei tubi dell’acqua. Chissà che alla fine della vicenda non si scopra che i tubi si sono rotti per cause naturali, che nessuno è responsabi­le e che alla fine gli unici a rimetterci saranno la cittadinan­za e la intera Città» attacca Grassi. «Nessuno dubbio — taglia corto l’assessore al bilancio Lorenzo Perra — quei costi non finiranno in bolletta e non li pagheranno i cittadini». Per la verità, aspettiamo il 2018.

 ??  ?? La promessa del sindaco Nardella dopo il crollo di Lungarno Torrigiani sul pagamento dei danni da parte di Publiacqua
La promessa del sindaco Nardella dopo il crollo di Lungarno Torrigiani sul pagamento dei danni da parte di Publiacqua

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy