Corriere Fiorentino

Uccide il figlio che dorme, poi si spara

Lei era la comandante della municipale, già moglie dell’ex sindaco. Nessun biglietto vicino ai corpi

- Giulio Gori

PORTO SANTO STEFANO (GROSSETO) Una tragedia ancora senza spiegazion­e: Loredana Busonero, capo delle polizia municipale, ha sparato con l’arma d'ordinanza al figlio di 18 anni mentre dormiva e poi si è tolta la vita.

PORTO SANTO STEFANO Le villette aggrappate alla strada panoramica che guarda sul mare, le case riempite dai turisti che ancora dormono. Le prime luci di una mattina di luglio, a Porto Santo Stefano, vengono rotte da due spari. In pochi secondi si consuma un omicidio-suicidio su cui nessuno all’Argentario è capace di darsi una spiegazion­e. Una mamma uccide il figlio e poi si toglie la vita. Lei, Loredana Busonero, 55 anni, era il comandante dei vigili urbani di Porto Santo Stefano ed era stata moglie di Marco Visconti, già sindaco dell’Argentario. Lui, il figlio, Francesco Visconti, colpito mentre dormiva nel suo letto, non aveva ancora 18 anni.

Sono le 7.50, nella villetta al civico 62 di via del Sole, col giardino e le finestre che affacciano sul mare. È la mamma di Loredana, e nonna di Francesco, che si affaccia più volte alla finestra perché non ha ancora visto la figlia uscire per andare al lavoro. I due colpi, una corsa al piano di sotto. Trova la figlia senza vita, con la pistola di servizio in mano, una Heckler and Koch calibro 9. Si è sparata alla tempia. È sul pavimento, nella camera di Francesco. Il nipote è stato colpito alla nuca, nel suo letto, ma ancora respira. La donna chiama il 118, che parte da Orbetello dopo aver allertato i carabinier­i. Ma all’arrivo dei soccorsi, con l’elicottero che sveglia i pochi che ancora non avevano sentito gli spari, anche per Francesco non c’è più niente da fare. Un giallo.

«Una madre che uccide un figlio, è già pazzesco — dicono a Porto Santo Stefano — Ma lei, poi...».

Lei, Loredana, dal 1993 è la comandante della municipale. Un concorso vinto nel 1990, tre anni di apprendist­ato e poi una lunga carriera in cui si è guadagnata il rispetto di molti. È stata sposata con Marco Visconti, a lungo sindaco di centrosini­stra del Monte Argentario. Si erano già separati quando due anni fa l’uomo fu stroncato da un’emorragia cerebrale. Una famiglia benestante, proprietar­ia di molti appartamen­ti; una donna forte, capace di sconfigger­e per due volte il cancro. Di superare indenne alcuni grattacapi penali, legati al suo lavoro di vigilessa. Capace di costruirsi una vita invidiata da molti dopo aver superato il suicidio del padre, accaduto 31 anni fa, quando lei aveva appena 24 anni. E con un ragazzo che in molti dicono «chiunque sarebbe stato orgoglioso di averlo come figlio». Francesco avrebbe compiuto 18 anni il 2 agosto. Aveva già comprato il vestito nuovo per la festa.

In molti avevano notato che Loredana, da un po’ di mesi, era più triste del solito. Ma nessuno aveva capito che dietro quei segnali strisciant­i di disagio c’era una forte depression­e. «Una tragedia, nessuno avrebbe potuto prevederla», dice il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli.

Secondo i carabinier­i, che in casa non hanno trovato alcun biglietto, né qualcosa che possa spiegare i motivi del gesto, la depression­e è l’unico indiziato. I corpi di Loredana e Francesco ieri sono stati trasportat­i nel reparto di medicina legale del cimitero di Sterpeto, poco fuori Grosseto. Le autopsie, già disposte dalla pm Maria Navarro, saranno effettuate entro la fine di questa settimana, al massimo all’inizio della prossima. Gli inquirenti disporrann­o l’esame delle impronte digitali sulla pistola di servizio. Ma si tratta solo di uno scrupolo, non c’è nulla che faccia pensare che il ragazzo possa essersi suicidato con la pistola della mamma e che poi lei abbia deciso di uccidersi per disperazio­ne. Troppo ravvicinat­i i due colpi, secondo la testimonia­nza della nonna, per ammettere una dinamica diversa da quella dell’omicidio- suicidio.

«Siamo certi al 100 per cento che sia stata lei a sparare al figlio», dicono i carabinier­i. Davanti alla villetta ci sono i nastri della Procura, così come alla porta del suo ufficio alla municipale, sul Lungomare Navigatori, che è stato posto sotto sequestro. Nella caserma dei vigili, dove per ora a fare da comandante sarà il suo vice Vincenzo Della Monaca, il portone è chiuso, nessuno risponde. Nessuno ha voglia di parlare.

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La villetta di Porto Santo Stefano, dove Loredana Busonero (sotto, a sinistra) ha ucciso il figlio Francesco e poi si è tolta la vita
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 ??  ?? Loredana Busonero, 55 anni, era la comandante della polizia municipale; a sinistra il figlio, Francesco Visconti, avrebbe compiuto 18 anni il 2 agosto
Loredana Busonero, 55 anni, era la comandante della polizia municipale; a sinistra il figlio, Francesco Visconti, avrebbe compiuto 18 anni il 2 agosto
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