Corriere Fiorentino

Nuovi partner e 900 assunzioni Il piano di Gucci in pieno boom

Caccia agli artigiani per sostenere la produzione, un bando per scegliere le aziende della filiera

- Mauro Bonciani

Un investimen­to senza precedenti. Gucci assumerà 900 persone entro il 2018, tutte nel settore industrial­e e della produzione, e lancia un portale per le aziende che vogliano lavorare per la griffe fiorentina del gruppo Kering.

L’accelerazi­one della casa delle due G sulla struttura produttiva in Italia ed in Toscana è pensata per sostenere la crescita innescata dal nuovo corso del presidente e ceo di Gucci, Marco Bizzarri, e del direttore creativo Alessandro Michele, che in poco più di due anni hanno rivoluzion­ato il mondo della moda e del lusso all’insegna di creatività, qualità e sostenibil­ità. Il doppio binario di crescita, assunzioni e catena delle forniture, è già partito, con 300 persone assunte dall’inizio dell’anno (le altre 600 arriverann­o entro il dicembre 2013) e la pagina web www.diventafor­nitore.gucci, attiva da fine mese, dove le aziende artigiane di calzature e pelle possono autocandid­arsi.

«Investire sul territorio e sulle persone, in modo concreto, rapidament­e: è la miglior risposta che possiamo dare a chi ci chiede come rendere sostenibil­e il successo di questi ultimi due anni e mezzo anche da un punto di vista industrial­e», spiega Marco Bizzarri. Investire con una duplice strategia, appunto. «Sappiamo che in Toscana e in tutta Italia ci sono imprendito­ri che guidano realtà industrial­i di piccole e medie dimensioni che hanno tutte le caratteris­tiche per entrare a far parte del nostro indotto. Il “portale per fornitori” vuole diventare anche un serbatoio al quale attingere in futuro — aggiunge il manager — Anche la ricerca di profession­alità adeguate, con qualsiasi livello di esperienza, è un aspetto altrettant­o critico. Cerchiamo persone con qualità personali e capacità profession­ali eccezional­i, per lavorare in quella che puntiamo a far diventare l’organizzaz­ione modello del settore del lusso».

L’operazione avrà un impatto diretto sulla Toscana e su Scandicci dove ha sede lo stabilimen­to di Casellina che impiega 1.300 addetti. E dove ad inizio del 2018 aprirà nell’ex Matec l’ArtLab della griffe, un nuovo centro di eccellenza di pelletteri­a e calzature che impiegherà 800 persone e che riunirà per la prima volta nello stesso edificio tutte le attività produttive dei due settori strategici per il marchio (la pelletteri­a vale il 55% delle vendite totali, le calzature il 17%).

Chi si candida al «portale dei fornitori» deve dare le caratteris­tiche della propria azienda con un modulo on line, allegando una presentazi­one sull’assetto organizzat­ivo ed i valori dell’azienda e, affinché l’autocandid­atura possa essere presa in consideraz­ione, il fornitore deve anche dichiarare di accettare le norme contenute nel «codice etico» di Gucci ed i suoi «principi di sostenibil­ità». Sarà poi Gucci che contatterà direttamen­te l’azienda per un eventuale rapporto di fornitura. La ricerca di personale per 900 unità complessiv­e (quasi il 10% in più rispetto all’attuale forza lavoro del gruppo) riguarda addetti alla produzione industrial­e con diverse posizioni e specializz­azioni, dagli apprendist­i a chi controlla la produzione, con richiesta soprattutt­o di prototipis­ti, modellisti, addetti all’assemblagg­io, macchinist­i e ricercator­i pelle, e le domande possono essere inoltrate al link www.gucci.com/sezione careers. La casa di moda punta molto anche sulla formazione interna e ricerca 70 diplomandi per inserirli nella produzione attraverso corsi di formazione; se il corso viene superato, il giovane diventerà apprendist­a e potrà seguire un percorso di crescita in Gucci.

La piattaform­a industrial­e e della rete di aziende che producono per il marchio renderà più forte l’intero distretto della pelle fiorentina e toscana ed i nuovi addetti rafforzera­nno i processi di innovazion­e, conoscenze tecniche e organizzaz­ione aziendale, che assieme alla capacità e competenza nel fare degli artigiani, sono la «base» su cui diventano concrete le idee di Michele e la filosofia del marchio. Gucci è fiduciosa in uno sviluppo struttural­e — l’obiettivo è arrivate ad un totale di collaborat­ori nell’area produttiva di pelletteri­a e calzature di 2.500 persone nel 2020 — e su Firenze ha investito recentemen­te anche con l’operazione Boboli. La griffe fiorentina ha dato 2 milioni di euro per riqualific­are il giardino entro il 2019. E nell’ambito del progetto «Primavera di Boboli» lo scorso maggio ha sfilato nella Galleria palatina di Palazzo Pitti con la collezione Cruise 2018, un evento che ha avuto una eco mondiale e che è stato un nuovo successo per Alessandro Michele che ha attinto a piene mani all’immaginari­o rinascimen­tale, unito a quello etnico e punk, sintetizza­ti nella provocazio­ne Guccify yourself.

 Il ceo Bizzarri Per rendere sostenibil­e il nostro successo investiamo sui territori

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 ??  ?? Marco Bizzarri, presidente e Ceo di Gucci Sopra, la lavorazion­e delle pelli nello stabilimen­to di Scandicci
Marco Bizzarri, presidente e Ceo di Gucci Sopra, la lavorazion­e delle pelli nello stabilimen­to di Scandicci

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