Via lo slogan anti Minniti, Nogarin attacca il questore
Uno striscione contro il ministro Minniti, esposto durante la prima serata di «Effetto Venezia» apre un conflitto istituzionale a Livorno. È il sindaco Cinquestelle Filippo Nogarin ad andare all’attacco del questore, con un post Facebook che ricostruisce ciò che è successo mercoledì scorso, quando durante la giornata d’apertura della più grande kermesse livornese, un gruppo antagonista legato ai centri sociali ha srotolato sul palco uno striscione sui problemi abitativi e di solidarietà ai migranti, con la scritta «Minniti boia». Una trentina di agenti in assetto anti-sommossa si sono schierati a protezione dei vigili del fuoco chiamati per la rimozione dello striscione. Ieri il sindaco Nogarin ha criticato il questore Orazio D’Anna per la modalità dell’intervento: «Non condivido i contenuti politici dello striscione e nemmeno la scelta di “sfruttare” la vetrina di Effetto Venezia per mandare questo tipo di messaggi — ha scritto Nogarin su Facebook — ma capisco ancor meno la reazione delle forze dell’ordine che per rimuoverlo si sono immediatamente schierate in assetto anti sommossa». Il sindaco ha aggiunto che preferirebbe «vedere identica celerità di azione per contrastare fenomeni che creano autentico allarme sociale: penso allo spaccio in piazza Garibaldi, alle aggressioni sotto i portici di Palazzo Grande, all’ubriachezza molesta e alla microcriminalità diffusa». Dalla questura nessun commento alle parole del sindaco.