Viola, promossi e... rimandati
Domani la Fiorentina affronta lo Sporting in amichevole con una squadra ancora in alto mare Tanti giovani provati da Pioli nel ritiro di Moena: in pochi sono già pronti al grande salto, ma la strada è quella giusta
C’è un’altra Fiorentina che corre e si allena ascoltando le indicazioni di Pioli. Una Fiorentina che non segue il calciomercato ma che studia per prendere la patente di guida e spera nel colpaccio. Sono i giovani viola che hanno lavorato a Moena, stanno continuando a farlo a Firenze e molto probabilmente viaggeranno anche in Europa (Portogallo e Germania), dove continuerà la preparazione. Un piccolo esercito che come spesso accade viene prestato ai grandi in estate. Per questioni di numero ma anche di opportunità. Cosa sarebbe successo se Chiesa l’anno scorso non avesse partecipato al ritiro? Già, chi lo sa. Per questo Pioli i giovani li ha osservati eccome.
«Di necessità, virtù» si dice in questi casi, e lui non ha perso tempo. Il più atteso è senza dubbio Ianis Hagi (1998), il gioiellino che ha illuminato la Val di Fassa con giocate e dribbling. Promozione assicurata? Non proprio, perché secondo Pioli il percorso di crescita deve continuare. Deve imparare i giusti tempi di gioco, non innamorarsi del pallone e mettersi più a servizio della squadra. Con quel talento, poi, sarà decisivo. Ancora starà tra i grandi (giocherà contro lo Sporting domani), poi salvo sorprese andrà in prestito. Richieste non mancano ma Corvino vuole aspettare ancora qualche settimana prima di farlo partire. Al centro sportivo rimarrà anche l’esterno-trequartista norvegese Zekhnini (1998), acquisto da prima squadra (1 milione il costo) che per mancanza di alternative giocherà e non poco nel calcio d’agosto. Rimarranno a Firenze i due portieri Satalino e Cerofolini, entrambi nel 1999 ed entrambi destinati a fare la spola tra Primavera e prima squadra (manca il terzo portiere ad ora). Cerofolini a Moena ha preso qualche voto in più rispetto al compagno di porta. Merito di riflessi e ottima predisposizione ai consigli del preparatore Lopez.
Promosso a pieni voti l’attaccante Gori. Senso del gol e quell’egoismo sano che ogni punta deve avere. Sarà il titolare della squadra di Bigica ma Pioli gli ha già fatto capire che in stagione potrebbe aver bisogno di lui. Buon impatto anche dell’esterno offensivo Sottil, avvantaggiato dalla mancanza di esterni in rosa e quindi più protagonista dei giovani compagni. Probabile che rimanga anche nel mese di agosto al centro sportivo, prima poi di ritornare in Primavera solo quando Corvino avrà consegnato a Pioli almeno due esterni ( Eysseric e il sostituto di Bernardeschi).
Il trequartista Meli (2000), acciaccato in questi giorni e quindi a rischio per le prossime amichevoli, è un’altra nota lieta del ritiro ma Pioli non sembra per ora intenzionato a fargli bruciare le tappe. Promosso ma ci vuole calma, il senso è questo. Anche perché poi il rischio di affrettare troppo i tempi è alto. E l’esempio di Diakhatè (classe 1998) è perfetto. Il senegalese a Moena ha deluso, sarà dura per lui avere altre opportunità. Anche il difensore Llanes (1997) ha accusato il passaggio tra i grandi, lui che in teoria vista l’età dovrebbe già avere un po’ di esperienza in più. Paga ancora il salto dal calcio argentino a quello italiano, probabile una destinazione tra lega Pro e serie B (in Primavera non può più giocare). In difficoltà e quindi rimandato pure Maganjic, punta croata costata quasi 1,5 milioni di euro e ancora indietro tecnicamente e tatticamente. Un voto per Ranieri (terzino sinistro) è difficile da trovare, viste le poche opportunità avute fino ad oggi. Insomma, Pioli sa che potrà pescare anche da questa Fiorentina, ma ovviamente aspetta altro. Intanto coltiva le pianticelle, sperando di raccogliere i frutti a breve.