Corriere Fiorentino

«Rubinetti a singhiozzo». «No, pioverà»

Publiacqua e la siccità: razionamen­ti da settembre. Regione e Lamma: niente allarmismi

- Mauro Bonciani

La siccità non accenna ad allentare la propria morsa e migliaia di toscani sono a rischio razionamen­to. L’allarme arriva da Publiacqua, la società che gestisce il servizio di acqua potabile a Firenze, Prato, Pistoia e nelle zone del Chianti e del Valdarno, che ieri ha tenuto un consiglio di amministra­zione straordina­rio per fare il punto. «La situazione è critica in molte aree — spiega il presidente della società, Filippo Vannoni — E il Lamma dice che non sono previste piogge significat­ive nei prossimi 40 giorni, solo qualche temporale: quindi dal primo settembre scatterà il razionamen­to in alcuni Comuni e dal 15 in altri. La diga di Bilancino, invece, fino ad ottobre mette in sicurezza l’area di Firenze, Prato e la parte bassa di Pistoia».

«Tutto il territorio servito da Publiacqua è sottoposto a siccità, a giugno nei nostri territori è piovuto il 50% in meno, con punte superiori al 75% per alcune aree — afferma ancora Vannoni — Risultato, nei 46 Comuni dove il servizio idrico è gestito da Publiacqua si sta registrand­o una forte riduzione delle risorse idriche. Laghetti e depositi si sono abbassati molto velocement­e e proprio per non prosciugar­e i laghi e danneggiar­e l’ambiente abbiamo mobilitato 10 autobotti al giorno nel Chianti, che dalla prossima settimana diventeran­no 20 al giorno. E abbiamo predispost­o il programma che prevede la mancanza di acqua in alcune ore del giorno a partire dal primo settembre nelle zone più critiche e dal 15 settembre in altre zone siccitose». La società (che usa anche tecnologie satellitar­i per cercare le perdite) ha varato una task force anti-perdite e mobilitato squadre per gli interventi di urgenza, rimandando anche le ferie di alcuni addetti. Contro il rischio legato alle bombe d’acqua prosegue poi il programma di pulizia delle caditoie (60.000 solo a Firenze). «È essenziale usare l’acqua potabile responsabi­lmente, non per innaffiare giardini o riempire piscine — conclude Vannoni — E in ogni caso prima che la falda idrica torni ai livelli normali ci vorranno mesi. Il cambiament­o climatico è già una realtà con cui fare i conti».

Ma il Lamma, su sollecitaz­ione della Regione, frena l’allarme siccità: «Non è il caso di fare alcun allarmismo. Per il mese di settembre si prevedono piogge nella media, così come le temperatur­e — afferma Bernardo Gozzini, amministra­tore unico del consorzio Lamma — Quindi agli inizi di settembre dovrebbe ricomincia­re a piovere in maniera significat­iva. Ciò non consentirà di recuperare gli oltre 200 millimetri perduti nei primi sei mesi dell’anno, ma dovremmo tornare alla normalità almeno per ciò che riguarda le piogge».

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