Corriere Fiorentino

«Sì allo ius soli Non va confuso con gli sbarchi»

«La legge va approvata. E Renzi non frena, lui parla degli ostacoli per arrivare al sì delle Camere»

- Giorgio Bernardini

Pisapia ha ragione: chi è di sinistra non può avere dubbi sull’esigenza di far passare la norma entro il 2018

«Questo dibattito mi ricorda quello sulle unioni civili. Sappiamo com’è andata finire». Dopo il cauto pessimismo di Matteo Renzi sull’approvazio­ne dello ius soli («Difficile votare la legge subito») e mentre il governator­e Enrico Rossi chiede che sul provvedime­nto venga messa la fiducia, il sindaco di Prato e presidente dell’Anci Toscana Matteo Biffoni — da pochi giorni coordinato­re nazionale Immigrazio­ne del Pd— prova a definire la linea.

Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e leader di Insieme, ha detto che «chi è di sinistra non può avere dubbi sull’esigenza di approvare la legge entro la legislatur­a». Lei che cosa ne pensa? «Ha pienamente ragione». Ne è sicuro? Il Pd, il suo partito, sembra avere posizioni molto diverse.

«Ne sono certo, basta leggersi le dichiarazi­oni di Renzi e dei capogruppo Pd a Camera e Senato: vanno sempliceme­nte costruite le condizioni parlamenta­ri. Lo ius soli è una misura che darà i suoi frutti fra qualche anno». Che tipo di frutti? «Lo ius soli temperato lega in maniera ancor più radicata un bambino cresciuto qui ad un sistema-Paese. Se non si fa presto si rischia di appesantir­e un percorso. Il fatto è che non va mischiata la legge alla questione degli sbarchi».

Crede dunque che il Parlamento possa raggiunger­e un’intesa? E pensa che il Pd lo voglia davvero?

«Sì. E penso che il segretario abbia dato mandato di lavorare in questa direzione. Io dico: parlatene con i sindaci delle città, con chi sa cosa avviene. La risposta arriverà. La legge sullo ius soli ci metterebbe al pari di grandi democrazie mondiali come Francia, Usa e Germania».

Ma nel suo Pd c’è più di un mal di pancia su questo.

«Se sulla questione migranti c’è confusione, sullo ius soli c’è unità».

Tuttavia il sindaco di Firenze Dario Nardella è stato fra i primi a suggerire uno slittament­o dell’approvazio­ne. Come interpreta questo segnale?

«Ci sta che ci siano sensibilit­à diverse, anche se lui poneva una questione legata ai tempi. Comprendo che il momento sia complesso, ma la maggior parte dei sindaci sono d’accordo sia sulla sostanza del provvedime­nto che sul tentativo di approvazio­ne entro la legislatur­a».

Cosa pensa della sindaca Pd di Codigoro (Ferrara), che ha proposto controlli e tassazione supplement­are per coloro danno disponibil­ità all’accoglienz­a?

«Tutti fanno controlli. L’aumento delle tasse è una cosa insensata: ha commesso un passo falso».

Vive il nuovo incarico di partito sull’immigrazio­ne come un peso?

«Lo è, sento la responsabi­lità. Spero che la valutazion­e fatta su di me sia ripagata. La mia città ha commesso molti errori sulle politiche migratorie, ma ha dato anche molte risposte importanti». Ad esempio? «Il sistema scolastico: in quel tratto di società l’integrazio­ne è oggi un fatto. Un motivo in più per approvare presto lo Ius soli».

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Il sindaco di Prato Matteo Biffoni
 ??  ?? Matteo Biffoni, sindaco di Prato e coordinato­re nazionale Pd per le questioni legate all’immigrazio­ne
Matteo Biffoni, sindaco di Prato e coordinato­re nazionale Pd per le questioni legate all’immigrazio­ne

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