Il taglio sotto scorta degli alberi malati
Viale Corsica, via agli abbattimenti dopo il crollo. Proteste, la polizia difende gli operai
Sono in partenza le prime denunce contro chi protesta fuori dalle regole, assicurano in Questura dopo che ieri mattina si è registrata l’ennesima protesta contro l’abbattimento di alcuni alberi malati e pericolosi in viale Corsica. Una ventina di persone, come già accaduto nei giorni scorsi, è scesa in strada per mostrare il proprio dissenso contro l’abbattimento degli alberi inserito nel piano del Comune che prevede il taglio di 200 piante a rischio crollo perché malate (come dimostrano le foto) e la ripiantumazione di altre 800. Alcuni di loro, però, che volevano impedire agli operai il taglio, sono venuti a contatto — secondo la ricostruzione della polizia — con alcuni agenti impegnati in attività di ordine pubblico. La polizia scientifica ha ripreso alcune scene di manifestanti che avrebbero impedito il normale svolgimento del lavoro degli agenti: la Digos, in queste ore, sta visionando i filmati e oggi — o al più tardi domani — depositerà in Procura una denuncia contro alcune persone che saranno denunciate a piede libero per resistenza o violenza a pubblico ufficiale.
I lavori di abbattimento si sono comunque conclusi: viale Corsica è rimasto chiuso al traffico, che è stato deviato. Palazzo Vecchio spiega che «la seconda fase dei lavori comincerà a settembre: in questo caso saranno eliminate le ceppaie e allargate le aiuole. Successivamente, appena la stagione lo consentirà, saranno piantati i nuovi alberi, settanta in tutto». I tagli, prosegue il Comune, rientrano in un pacchetto «di interventi coordinati (per un investimento totale di oltre mezzo milione di euro) che riguarda i Quartieri 1, 3 e 5 e i giardini di 15 scuole nei Quartieri 1 e 3».
Già il 26 ottobre 2016 era crollato il primo ippocastano in viale Corsica. Al posto di questa tipologia di piante «il cui apparato radicale risulta compromesso con conseguenti danni alla loro stabilità e innalzamento del rischio per i cittadini» saranno reimpiantate 70 nuove piante di pero ornamentale. I residenti avevano dato vita a un comitato: un centinaio di persone avevano manifestato contro il taglio degli alberi già in precedenza. Ieri, alcune decine di loro hanno bloccato gli operai ed esposto lo striscione: «Senza le perizie nessun abbattimento». Ed alcuni di loro hanno abbracciato gli alberi, provando a impedire l’abbattimento degli ippocastani. Il 6 agosto scorso, durante un nubifragio in città, cadde una delle 59 piante che dovevano essere sostituite. «Quello che è appena successo ci conferma che eravamo e siamo nel giusto e soprattutto che dobbiamo andare avanti», aveva scritto il sindaco Dario Nardella su Facebook.
«A breve depositeremo un esposto in Procura su tutte le potature del Comune», dice Mario Tocchini, portavoce del Comitato viale Corsica. «Nessuna violenza contro la polizia», ci tiene a precisare Tocchini che aggiunge: «Il Comune ha pure tagliato venti piante in classe B, una sigla che significa che la pianta non è pericolosa. Questa cosa non va per nulla bene». Lorenzo De Luca, agronomo di Italia Nostra, spiega che la decisione di tagliare gli alberi «è stata comunicata e non è stata partecipata. Io credo che sarebbe importante avere un punto di incontro». De Luca insiste: «Il rinnovo periodico delle alberature è sacrosanto ma ancora non abbiamo visto un progetto analitico di questo taglio in viale Corsica». De Luca sostiene che «tagliare quei 20 alberi, che hanno solo 10 anni di vita, adducendo la ragione che in futuro saranno pericolosi crea un precedente molto pericoloso». Coi nuovi alberi, argomenta l’agronomo di Italia Nostra, «ci sarà meno stoccaggio di anidride carbonica e meno ombra: il che porterà più consumo nelle abitazioni di chi ha l’aria condizionata».