Barriere anti sfondamento per proteggere le aree pedonali
Firenze prepara la mappa dei varchi a rischio. A Pisa blocchi di cemento nelle vie del commercio
Più esercito Palazzo Vecchio ha chiesto che i militari presidino anche San Marco, Stazione, Peretola e San Lorenzo Regole strette Si ipotizza l’istituzione di un orario rigido per il carico e scarico in centro, per poi chiudere il transito
Una fotografia dettagliata dei punti di Firenze a rischio attentati, per poi proteggere gli accessi alle aree pedonali con catene rinforzate, pilomat e anche barriere di cemento anti sfondamento, per limitare i rischi di attacchi con furgoni e camion. Oltre alla richiesta di più uomini dell’Esercito, assieme a camionette militari nei luoghi sensibili.
Sono questi, dopo l’attacco a Barcellona, i punti chiave del piano anti terrorismo fatto scattare dalla Prefettura di Firenze. A Palazzo Medici Riccardi si sono riuniti ieri i vertici delle forze dell’ordine, che assieme al sindaco Dario Nardella hanno analizzato il quadro della sicurezza cittadina, obiettivo ritenuto a rischio anche per il passaggio di milioni di turisti. Il tavolo tornerà a riunirsi martedì, per rendere operativi gli interventi.
Nel giro di 24 ore i tecnici di Palazzo Vecchio presenteranno la mappa che metterà in evidenza tutti gli accessi alla Ztl e, soprattutto, alle aree pedonali, specificando per ciascuno di essi quali infrastrutture sono già presenti: pilomat, catene o altro. Analizzando questa mappa, e valutando il fattore di rischio, Prefettura e Questura disporranno come restringere le modalità di accesso: probabile l’installazione di barriere anti sfondamensettimane to di cemento — come già avvenuto a tutela della Galleria Vittorio Emanuele a Milano o di piazza dei Miracoli a Pisa — nei punti classificati come più pericolosi. Sale ulteriormente l’attenzione sul Duomo, piazza della Signoria e Ponte Vecchio.
Martedì si farà il punto anche sull’Oltrarno, altra zona in cui, specie durante le ore notturne, si concentra un alto numero di persone. Una delle ipotesi è l’istituzione di un orario ristretto e rigido per il transito di mezzi e camion che riforniscono le attività commerciali: dopo quel lasso di tempo nessuno potrà più entrare. Continua anche l’attività di prevenzione: nelle scorse Digos e carabinieri hanno effettuato una serie di perquisizioni ad alcune persone sospettate di fondamentalismo, ma al momento non è emerso nulla.
«Stiamo valutando quali altre misure di sicurezza in più dobbiamo adottare, anche in base alle indicazioni del Viminale — spiega il sindaco Nardella al termine del vertice in Prefettura — a Firenze il livello di allerta terrorismo è “2”, pari a tutte le altre grandi città italiane. Ci sono squadre anti terrorismo di polizia e carabinieri che sorvegliano h24». E poi: «I fiorentini non hanno alcuna intenzione di rinchiudersi in casa e di sottostare alle minacce dei terroristi. Firenze non ha paura e ha dimostrato di saper vivere correttamente i grandi eventi come San Giovanni e i concerti alle Cascine, l’allerta deve però rimanere alta — aggiunge il sindaco — Tutte le barriere che ci sono in città non sono state installate con finalità anti terrorismo, ma per gestire la viabilità: non sono pensate per fermare un tir a 80 km orari. Per questo dobbiamo studiare come rafforzare la sicurezza». Sono stati chiesti anche nuovi presidi dell’Esercito in piazza San Lorenzo, piazza San Marco, alla stazione di Santa Maria Novella e all’aeroporto Vespucci.
L’allerta terrorismo non sale solo a Firenze. Anche nelle altre città toscane i comitati per la sicurezza si sono riuniti, facendo scattare ulteriori giri di vite. A Pisa, in particolare, è stato deciso di installare barriere anti sfondamento a protezione di Corso Italia e Borgo Stretto, l’asse commerciale. Una nuova misura di forte impatto, dove che i new jersey vennero posizionati a tutela di piazza dei Miracoli, già sorvegliata anche dall’Esercito. A Lucca nessuna misura immediata ma forte attenzione in vista della Notte bianca del 26 agosto e soprattutto del mega concerto dei Rolling Stones del 23 settembre: per l’evento del prossimo sabato verranno piazzate barriere di cemento in sette diversi punti del centro storico e sarà monitorato l’afflusso nelle piazze. Anche Livorno pensa all’installazione di pilomat in centro, mentre Siena rinforzerà la sorveglianza nelle aree turistiche.