«Sotto controllo i due ceceni liberi»
Il sottosegretario Ferri: supporto ai giudici spagnoli. L’impegno di Renzi
E ora anche i magistrati italiani vogliono fare chiarezza sulla morte di Niccolò Ciatti: «La procura di Roma ha aperto un’inchiesta parallela per aiutare i giudici catalani a trovare la verità». È il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, presente ieri pomeriggio ai funerali del ventiduenne di Scandicci, ad anticiparlo. «Stiamo seguendo la vicenda con molta attenzione e ci poniamo una serie di interrogativi — ha continuato — tra cui quello dei controlli e della vigilanza nella discoteca. Grazie alla sensibilità del pm Tiziana Cugini, titolare del fascicolo, e a una norma varata dai governi Renzi e Gentiloni potremo dare il nostro supporto all’indagine. Con l’esame della salma (avvenuto al Policlinico Gemelli subito dopo l’arrivo in Italia attraverso un body scanner) potremo fornire degli elementi in più e diversi alle autorità spagnole che potranno aiutare nell’accertamento della verità». Il sottosegretario Ferri ha anche detto che a Barcellona «stanno esaminando la posizione sugli altri due ceceni denunciati a piede libero e che hanno partecipato al pestaggio di Niccolò. I loro movimenti sono monitorati in Europa». Anche il segretario del Pd Renzi ha assicurato il massimo impegno da parte del governo. Insomma, le due procure lavoreranno insieme e coordinate e non è escluso che gli inquirenti capitolini possano recarsi a Lloret de Mar per seguire l’inchiesta da vicino. Intanto, il sindaco di Firenze Dario Nardella con un tweet ha annunciato che la Città metropolitana si costituirà «parte civile nel processo contro i responsabili». «Mi impegnerò personalmente e per la carica istituzionale che ricopro — dice la vice presidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi — ad ogni azione nelle mie possibilità perché la giustizia faccia il suo corso».