Pioli lancia subito Simeone
Stasera (ore 20,45) il debutto a San Siro contro l’Inter degli ex Borja Valero e Vecino L’allenatore: «Emozionato, siamo giovani e ambiziosi. Ci aspettano tante insidie ma abbiamo talento»
Scelte Badelj convocato, ballottaggio con Sanchez. Davanti tocca al Cholito
Emozione, curiosità e un pizzico di comprensibile timore. C’è un po’ di tutto nel cuore e nella testa di questa nuova, giovane e misteriosa Fiorentina. Rinnovata negli uomini e finalmente anche nell’entusiasmo. Mentre Kalinic sarà a Spalato a smaltire lo stress (domani sarà del Milan), il Cholito Simeone («Carico a molla», come dice Pioli) avrà la grande occasione di lasciare subito il segno, appena quattro giorni dopo dal suo sbarco a Firenze.
Con lui ci saranno Veretout, Eysseric, Vitor Hugo e probabilmente anche il baby Gil Dias, che la Fiorentina ha scelto come erede di Bernardeschi. Tutti debuttanti da scoprire in un sol colpo e proprio al cospetto di una delle squadre (l’Inter) più forti del campionato: «Siamo giovani e ambiziosi, non sappiamo dove arriveremo, ci aspettano tante insidie ma abbiamo tanto talento e abbiamo voglia di raccogliere i frutti del nostro lavoro», dice Stefano Pioli.
Un altro che da questa partita ha tantissimo da chiedere, e non solo per quell’amaro esonero nerazzurro di qualche mese fa: «Chi sarà più emozionato tra i vari ex? Io lo sarò di sicuro, perché inizia una nuova avventura. Per il resto il passato è alle spalle».
Zero capelli, barba lunga e la Fiorentina nel cuore. Borja Valero, l’altro grande ex (c’è anche Vecino), in qualche modo ricorda il nuovo allenatore viola e stasera vivrà una serata indimenticabile. Comunque vada. Lo spicchio di curva Fiesole presente a San Siro gli tributerà il giusto saluto e lui, c’è da crederlo, si emozionerà almeno quanto ha fatto poco più di un mese fa, dalla finestra di casa sua, mentre centinaia di tifosi lo pregavano di non andarsene. Borja giocherà trequartista, Spalletti lo vuole lì, dove lo schierava anche Sousa, a illuminare il gioco e rifornire Icardi. Pioli invece risponderà con pressing e aggressività, corsa e dinamismo. Chiesa squalificato e Saponara ancora infortunato saranno assenze pesanti, ma in compenso i viola recuperano Badelj (in ballottaggio con Sanchez, l’altro dubbio invece è sul terzino destro) e puntano sulla forza dei nervi distesi: «Sono soddisfatto del mercato — dice ancora Pioli — abbiamo un giusto mix di giovani ed esperti, era quello che volevo. I nuovi ci portano motivazioni e talento, voglia e generosità: ora sta a me creare una squadra equilibrata. Kalinic? La professionalità e la serietà dovevano portare a comportamenti diversi, ma una situazione del genere andava risolta prima».
Frecciata a parte (ce n’è una anche Babacar, reduce da un «precampionato non eccezionale»), il mister è felice e convinto di poter aprire un ciclo importante, tanto che a una domanda su Corvino risponde con una battuta: «Il rinnovo di Pantaleo porta continuità tecnica e programmazione. Normale dunque che la prossima mossa sarà il rinnovo del contratto dell’allenatore...». Dopo aver ricevuto l’in bocca al lupo telefonico dai Della Valle («Li aspetto presto allo stadio»), Pioli ha avuto anche quello del sindaco Nardella. Che ieri mattina ai campini ha fatto visita alla squadra: «Ho detto a questi ragazzi che devono mettere in campo tutta l’energia che hanno», ha spiegato Nardella, «ci ha fatto piacere la sua visita, sappiamo di rappresentare una città intera», ha aggiunto Pioli. Sotto con la «prima» della Fiorentina Millennials allora. Il cammino verso il ritorno in Europa sta per cominciare.