Corriere Fiorentino

Ombre a San Siro

LA DISTANZA DA COLMARE

- di Sandro Picchi

Ci sarà molto da lavorare su questa rinnovatis­sima Fiorentina. È vero che mancavano Chiesa e Badelj, oltre a Saponara, giocatori che potrebbero e dovrebbero migliorare la improvvisa­ta squadra messa in campo a San Siro e condannata alla sconfitta, per la verità abbastanza prevedibil­e, nel giro del primo quarto d’ora. È vero, ma la distanza tra la Fiorentina vista ieri e quella che ci auguriamo di vedere fra qualche tempo (ma quanto?) è ancora talmente ampia da far ritenere che la preoccupaz­ione sia più vicina della speranza. Le attenuanti non mancano, lo abbiamo detto, ma c’è una debolezza di fondo, in tutti i reparti, da autorizzar­e quel minimo, o quel tanto, di pessimismo che possiamo permetterc­i in questo momento. Per prima cosa il modulo. La Fiorentina è molto debole nei terzini, a cominciare da quel Maxi Olivera che continua in modo misterioso a resistere come titolare nonostante le sue prestazion­i. Mentre ha due centrali validi (Astori e il nuovo acquisto Pezzella) e uno in fase di ritardato ambientame­nto (Vitor Hugo). Chissà se giocare a tre dietro non possa cambiare qualcosa in meglio. Ma, francament­e, non sappiamo se questa sia soltanto una ipotesi da considerar­e o da lasciar perdere. Resta il fatto che la squadra vista ieri contro l’Inter è debole in tutti i reparti. Sì, spunta qualche individual­ità apprezzabi­le come Eysseric, a tratti lo stesso Veretout e volendo anche Gil Dias, che abbonda nel tunnel ma sembra avere un certo potenziale. E anche Simeone, lasciato troppo solo, potrà dare sostanza all’attacco. Ma tutto resta in una visione lontana, speriamo non molto lontana, da quella che deve essere una buona squadra di calcio. Rivoluzion­e, e va bene. Campagna cessioni vastissima. E può anche andare bene. Rinnovamen­to quasi totale. E potrebbe andare bene anche questo. Ma attualment­e la squadra non c’è. In difesa è debole, a centrocamp­o emerge soltanto quando l’avversario glielo consente e argina pochissimo. In attacco la pericolosi­tà è minima, anche se ieri sera c’è stato un periodo di discreto gioco e di apparente pericolosi­tà, forse consentita più che altro dal riposo che si è presa l’Inter di Borja Valero, di Vecino ma soprattutt­o di Mauro Icardi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy