Corriere Fiorentino

La nuova Rari

Tofani e l’eredità di De Magistris: «Un onore essere qui»

- di Simone Spadaro

Svolta epocale in casa Rari Nantes Florentia. Gianni De Magistris, bandiera e campione simbolo biancoross­o dopo aver riportato la squadra maschile in A1 ha lasciato e il presidente Andrea Pieri ha chiamato l’emergente Roberto Tofani, ex del Latina in A2 al debutto nella massima serie.

Un’eredità pesante. «Posso dire che già nei miei primi giorni in città ho capito che il mondo si divide in fiorentini e non fiorentini», commenta ridendo il nuovo allenatore. «Non solo mi ritrovo ad essere il successore di De Magistris — aggiunge Tofani — ma siederò anche su una panchina storica della pallanuoto italiana. Ma ho tanto entusiasmo e non vedo l’ora di iniziare». Nato ad Alatri, cresciuto a Latina ma romano d’adozione, classe 1976, Tofani arriva a Firenze dopo aver giocato in serie B ad Anzio sotto la guida tecnica di Pierluigi Formiconi e poi nella Roma e nella Lazio. A 37 anni ha iniziato la carriera d’allenatore a Latina. «Sono nel mondo della pallanuoto da oltre vent’anni. Mi ritrovo in una nuova città ed in una nuova società. Credo molto nel lavoro e nell’impegno quotidiano. So che a Firenze esistono certe dinamiche. La Rari, ad esempio, a parte la breve esperienza con Marco Risso, ha sempre avuto allenatori fiorentini ma mi concentrer­ò molto su quel che c’è da fare e non mi farò coinvolger­e da eventuali polemiche».

La Rari continua a sperare in sponsor (al momento solo Bassilichi e Publiacqua) per cercare di alleviare la situazione finanziari­a e, magari, migliorare la rosa. «A parte due o tre società, tutte le altre sono nelle nostre stesse condizioni. L’obiettivo primario era di far rientrare quei giocatori fiorentini che, negli ultimi anni, avevano lasciato la Rari. Dopo Coppoli e Di Fulvio sono rientrati anche Bini e Razzi. Non possiamo fare il passo più lungo della gamba poi, se ci sarà l’opportunit­à di prendere ancora Sopra Tofani ai tempi del Latina, sotto la Rari Nantes che quest’anno è tornata in serie A1 un giocatore italiano o straniero, non posso che definirmi felice altrimenti mi affiderò a questo gruppo. La Rari ha già un grande vantaggio. Dispone di uno spazio acqua dove poter lavorare e questo per me è importanti­ssimo. A Roma spesso una vasca è utilizzata da due-tre società. A Latina dovevamo allenarci in quattro piscine diverse. Inoltre confido molto sul supporto di Luca Minetti, tecnico delle giovanili, fresco vincitore del bronzo con l’Under 17. Vorrei poter lavorare con almeno diciotto giocatori quindi ci sarà spazio anche per un po’ di giovani».

L’obiettivo è, comunque, la salvezza. «Non mi piace questo termine perché sembra che uno sia con l’acqua alla gola. Preferisco dire il mantenimen­to della categoria. La Rari ha conquistat­o con merito, grazie alla squadra ed all’allenatore, la serie A1. Dobbiamo dimostrare di poter mantenere la massima serie».

Il presidente Andrea Pieri, con la sua chiamata, ha spiazzato un po’ tutti. «Ci siamo parlati e — conclude Tofani — ho sposato il progetto. Spero di meritarmi sul campo la cittadinan­za onoraria. Quest’idea di vivere in una nuova città mi emoziona. Ho una compagna ed una figlia di sette anni che quest’anno inizierà la seconda elementare in un universo completame­nte nuovo per lei. Io mi auguro che possa finire almeno il ciclo delle elementari a Firenze, risultati permettend­o».

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