Corriere Fiorentino

La serata da ex di Borja, con Firenze sempre addosso

Gli applausi di San Siro dopo la sostituzio­ne, il saluto ai vecchi tifosi

- Stefano Rossi

Definirli ex fa un effetto strano. E infatti ci si deve pensare un attimo in più per essere sicuri che sia realmente così. Borja Valero e Vecino sono stati a lungo due simboli della Fiorentina. L’estate della rivoluzion­e viola, che ha spezzato via i legami col passato, li ha portati lontano. Oggi sono gli uomini chiave del centrocamp­o dell’Inter e, ieri sera, lo si è capito subito.

Entrambi hanno creato gioco per i nerazzurri e tante difficoltà ai viola. Spalletti li conosce bene, li ammira da tempo e finalmente per lui può contare su di loro. L’allenatore toscano ha puntato sul loro affiatamen­to e li ha schierati fianco al fianco davanti alla difesa. È lì che, in particolar­e lo spagnolo, hanno entusiasma­to il pubblico degli oltre cinquantam­ila di San Siro. Dopo un precampion­ato da trequartis­ta, Borja si è trovato a giocare a tuttocampo trovandosi faccia a faccia con alcuni dei suoi ex compagni. E, spesso e volentieri, ha avuto la meglio in quella che per lui è stata una notte diversa dalle altre. Entrambi hanno brillato dinnanzi al passato e contro la squadra che ha rappresent­ato una tappa cruciale delle loro carriere.

Così importanti che lo spagnolo è sceso in campo con i parastinch­i raffiguran­ti il giglio di Firenze nascosti sotto i calzettoni nerazzurri. L’ennesimo segnale per la città dove, terminata la carriera da giocatore, vorrebbe tornare a vivere con la sua famiglia. Il cambio di maglia, insomma non ha scalfito il suo legame con l’ambiente dove è rimasto cinque anni. In estate sotto casa dello spagnolo i tifosi viola erano arrivati a centinaia per sostenerlo e chiedergli di non lasciarli.

Ieri sera ognuno ha fatto la sua parte: il giocatore in campo e i tifosi viola sugli spalti incitando la squadra di Pioli. I saluti dei tifosi viola e la standing ovation di San Siro è arrivata al momento della sostituzio­ne (al 63’). Serata più che positiva anche per Matias Vecino. I suoi tempi di inseriment­o sono cosa nota da queste parti e in un paio di circostanz­e è andato vicino al gol. Soltanto la mira, non impeccabil­e proprio come quando era a Firenze, gli ha negato la gioia personale. Un sorriso, invece, si è letto sul volto di Stefano Pioli.

Lo scorso anno proprio sulla panchina nerazzurra aveva iniziato bene per poi mettere insieme una lunga serie di risultati negativi. La proprietà Suning decise di esonerarlo, una scelta che sollevò diverse polemiche fra i tifosi. «Grazie mister Pioli, unico vero interista della scorsa stagione» il messaggio che la Curva Nord gli ha tributato prima della sfida insieme ad un lungo e sentito applauso. Proprio in quegli istanti, a Mediaset Premium, si è presentato il dirigente viola Carlos Freitas che ha fatto il punto della situazione: «Abbiamo fatto un enorme sforzo per avere questa rosa, adesso abbiamo due giocatori per ogni ruolo. Abbiamo fatto acquisti importanti, possiamo contare su giocatori giovani e bravi tecnicamen­te che si sono messi in luce altrove. Adesso devono unirsi ai ragazzi che già erano con noi. Lavoriamo per avere una squadra completa e competitiv­a».

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 ??  ?? Borja Valero, 32 anni, dopo 5 stagioni alla Fiorentina la prima uscita con la maglia dell’Inter è proprio contro i viola Esce applaudito da tutto lo stadio
Borja Valero, 32 anni, dopo 5 stagioni alla Fiorentina la prima uscita con la maglia dell’Inter è proprio contro i viola Esce applaudito da tutto lo stadio

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