Corriere Fiorentino

Kalinic è del Milan, oggi le visite mediche Anche Rebic ai saluti

Si sblocca la cessione del croato. Il retroscena su Berardi

- Leonardo Bardazzi

E’ finita la telenovela Kalinic: a sancirlo un tweet di ieri delle 18.31 in cui il Milan dà il benvenuto all’attaccante croato, che già oggi farà le visite mediche e firmerà (sempre in diretta social) il contratto coi rossoneri di Vincenzo Montella. Per l’annuncio ufficiale della cessione e della chiusura della «novella dello stento» — un mese di tira e molla, con conseguent­i fughe dal ritiro — la Fiorentina aspetta solo le fidejussio­ni milaniste, necessarie per il pagamento.

Corvino d’altra parte nei giorni scorsi era stato chiaro: «Non mi fido delle loro garanzie bancarie», il senso del discorso. Anche per questo Nikola si era innervosit­o al punto di rifiutarsi di partecipar­e all’allenament­o viola di giovedì mattina, mandando un certificat­o medico (valido fino a domani) in cui si paventava uno «stress da mercato». L’accordo però c’è da giorni: 25 milioni complessiv­i con la formula del prestito (per 4 milioni) con obbligo di riscatto e relativo pagamento della prima rata da 6 milioni nel giugno prossimo. Una formula che ha sbloccato la partenza di Kalinic che come detto già oggi sarà a Milano per firme e visite mediche. Con l’addio del bomber di Spalato (il settimo titolare della vecchia Squadra di Sousa a dire addio) saliranno a più di 100 i milioni ricavati dalle cessioni di quest’estate, a fronte di circa 45 milioni reinvestit­i e un monte ingaggi ridotto del 30%. Corvino a Milano per definire l’operazione ieri ha assistito alla partita della sua Fiorentina e oggi continuerà a lavorare anche sulle cessioni di Rebic, Schetino e Mati Fernandez (Baez andrà al Pescara in prestito).

La situazione più calda sembra proprio quella di Rebic, che ha mercato in Inghilterr­a: il Brighton e soprattutt­o l’Huddersfie­ld lo cercano con insistenza. Entro un paio di giorni si può chiudere: alla Fiorentina un assegno da circa 3,5 milioni di euro. Resterà inportoghe­se vece Ianis Hagi, che almeno fino a gennaio avrà la possibilit­à di convincere Pioli: la Fiorentina lo ha voluto trattenere anche per permettere a Saponara di guarire con calma.

E in entrata? Il dg viola giura che la squadra è fatta, le entrate chiuse. Sarà vero? Possibile, anche se l’occasione dell’ultima ora potrebbe sempre capitare. Di certo come erede di Bernardesc­hi i viola (dopo la delusione Emre Mor) puntano forte sul talento di Gil Dias. Il è considerat­o un potenziale «top player» anche dal Monaco proprietar­io del cartellino, tanto che i monegaschi hanno preteso una percentual­e nel caso in cui la Fiorentina (tra due anni) decidesse di spendere i 20 milioni pattuiti per il riscatto. Salvo colpi di scena dunque, niente da fare per il tanto inseguito Politano, per cui il Sassuolo continua a chiedere più di 15 milioni di euro. A proposito di Sassuolo, c’è un retroscena che merita di essere raccontato: la Fiorentina infatti in questa sessione di mercato aveva provato davvero a prendere Berardi. Per lui i Della Valle erano disposti a spendere 20-25 milioni, una cifra che però è stata giudicata insufficie­nte dal patron neroverde Squinzi.

La pista Berardi però racconta comunque qualcosa: non è vero che la Fiorentina non può spendere cifre alte per l’acquisto di nuovi giocatori. Un’indicazion­e che potrebbe tornare utile già da gennaio. A mercato chiuso infine, Corvino lavorerà sul discorso rinnovi. Badelj è in scadenza nel 2018, ma dopo aver cambiato procurator­e (adesso è con Lucci) e accettato di restare, potrebbe anche decidere di prolungare. Poi c’è Chiesa. Che ha un contratto in essere fino al 2021, ma che guadagna circa 400 mila euro. Nei prossimi mesi, per il gioiello viola, è atteso un aumento.

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Nikola Kalinic (salvo clamorosi dietrofron­t) oggi diventerà un giocatore del Milan Sopra, il dg viola Corvino
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