L’incoronazione di San Frediano «Quartiere più cool del mondo»
Lonely Planet, la guida più venduta, accende un faro sul cuore dell’Oltrarno. Cosa cambierà?
Il primo gennaio 2018 centinaia di migliaia di turisti scopriranno quant’è bello San Frediano. Anzi, quanto è «figo». Traduzione più efficace dall’ anglo sassone« co ol ». Non è che lo scopriranno e basta, gli verrà proprio consigliato: andate a scoprire San Frediano, c’è storia, intrattenimento per i giovani, locali, ristoranti...
Operazione restyling di Lonely Planet che sul suo sito ieri ha proposto una classifica mondiale dei quartieri più «cool». E, sorpresa: al primo posto al mondo c’è proprio San Frediano. Che si lascia alle spalle «avversari» blasonati come il Seongsu-dong di Seoul, il Triangolo di Lisbona, la Business Bay di Dubai e persino il Sunset Park di New York. Il sindaco Dario Nardella è al settimo cielo: «La guida più venduta e prestigiosa del mondo premia Firenze — twitta a metà mattinata — Bravi sanfredianini!» E propone l’hashtag #sanfredianocool. Poco prima era stata l’assessore al turismo Anna Paola Concia a felicitarsi: «Orgogliosa». Con immancabile cuoricino viola.
L’effetto domino sui flussi turistici è facilmente pronosticabile: Lonely Planet è la guida turistica numero uno nel mondo, «solo in Italia vendiamo un milione di copie» spiega il direttore marketing Angelo Pittro e «quelle in lingua inglese dedicate alle città italiane di maggiore attrazione internazionale come Roma, Firenze e Venezia, superano le centomila copie. Ed è una stima arrotondata per difetto». E non parliamo di centomila persone ma di centomila famiglia o gruppi. Quindi di un esercito di possibili, anzi probabili, nuovi «clienti» delle bellezze sanfredianine. «Perché queste operazioni normalmente vengono fatte quando stiamo per aggiornare le guide. Sono sempre alla ricerca di spunti e stimoli nuovi. Ed è il nostro caso» aggiunge Pittro.
La Lonely Planet redige continuamente classifiche attraverso la raccolta di opinioni dei suoi free lance dislocati sul territorio sui più disparati argomenti. Qualche mese fa hanno proposto ai loro autori il tema dei quartieri «cool». La statunitense Georgette Jupe che lavora per loro da Firenze gli ha inviato la recensione di San Frediano. E ha vinto. A premere sul parere dei «giudici» ai vertici dell’azienda che edita la guida è stata l’anima «hipster» di San Frediano, come spiega la stessa autrice. O almeno è così che loro hanno interpretato il mix di botteghe artigiane e locali. E il fatto che il quartiere sia ai margini del turismo di massa. La guida cita il bar Mad Souls & Spirits, il Kawaii e il Gesto. Proprio il Mad Souls & Spirtis, anziché una bottega artigiana, è il locale eletto a simbolo del quartiere. Nome inglese, spirito berlinese, ma il titolare Neri Fantechi e il barman Julian Biondi sono convinti che la loro anima «glocal» si sposi con quella dell’Oltrarno: «In altre zone di Firenze ci sono o fiorentini o turisti. In San Frediano italiani e stranieri si mescolano, è la sua ricchezza». E oltre ai salumi toscani, propongono cocktail come il Tutti per una, che riscopre l’alchermes della Farmacia di Santa Maria Novella.
San Frediano almeno finora non compare affatto nella Lonely Planet. Che racconta Firenze quartiere per quartiere ma si limita al centro storico più turistico e a un focus generale sull’Oltrarno, quasi del tutto concentrato su Santo Spirito. «Quando mi hanno contattato — racconta Jupe — mi hanno spiegato lo spirito dell’iniziativa: cercare spunti per consigliare i turisti ad andare oltre il solito giro nel centro storico, mi hanno chiesto di scegliere parti nuove della città, un quartiere dove i viaggiatori potessero scoprire qualcosa di nuovo rispetto al solito e che fosse una zona cool e allo stesso tempo con una storia alle spalle». Lei ha scelto San Frediano. Ci aspettiamo dunque la comparsa di un capitolo tutto dedicato sulla prossima Lonely. E c’è da scommettere che molti seguiranno le indicazioni di Georgette e il quartiere vivrà una nuova stagione ad alto tasso di presenza turistica. Ma, soprattutto, registriamo una conferma: anche a Londra si sono accorti che il turismo a Firenze si è cronicizzato su una serie di cliché legati al quadrilatero romano. E hanno intenzione di imporre una svolta.
L’autrice «Mi hanno chiesto spunti per far andare i visitatori oltre il solito giro del centro» Il simbolo Secondo la guida a incarnare lo spirito del rione è il cocktail bar Mad Souls & Spirits