Viale Torricelli ritrova tutti i suoi pini Così è rinato il disegno del Poggi
Tagliati perché a rischio crollo, ripiantati della stessa specie. Per tornare grandi ci vorranno anni
È iniziata la «rinascita» di viale Torricelli. Dopo gli abbattimenti della scorsa primavera la celebre «veduta» della strada, con i suoi maestosi e secolari pini, mostra ancora delle discontinuità, ma al posto delle «ferite» dei ceppi degli alberi tagliati sono arrivati nuovi pini. Accanto ai giganti ora ci sono giovani fusti, alti da due metri e mezzo a quasi quattro, con le loro verdi chiome che si stagliano nel panorama.
E alla fine, chi temeva che con il taglio degli alberi malati quella strada avrebbe cambiato volto si è dovuto ricredere, perché la decisione di Palazzo Vecchio di ripiantarne altrettanti, se non di più, si è rivelata intelligente. Data la presenza sull’area di una serie di vincoli, tra i quali quello paesaggistico, l’intervento aveva avuto il nulla osta della soprintendenza ai beni ambientali e architettonici e della commissione comunale per il paesaggio, che avevano chiesto e ottenuto dal Comune che i nuovi arbusti fossero della stessa specie dei precedenti, ovvero pini marittimi. Qualche anno fa si era perfino ipotizzato di mettere cipressi al posto dei pini del Poggi, o altri alberi, proprio perché i pini deformano l’asfalto avendo radici molto superficiali, ma il Comune poi ha optato per mantenere l’eccezionale monumentalità del viale.
Al posto delle ventitré piante centenarie considerate pericolose, e dunque da abbattere e abbattute anche a causa dei danni delle tempeste di vento, il Comune ne ha ripiantate quarantasei, di dieci anni d’età e alte fino a quattro metri, in modo da non impattare troppo sul «profilo» del viale anche se serviranno molti anni prima che i nuovi pini prendano la loro forma definita. Prima di procedere agli interventi di manutenzione la direzione ambiente ha controllato, anche con «prove di trazione», tutti i 63 pini ancora esistenti catalogandoli in base alla loro solidità. E dato che gli alberi si piantano o in inverno o ad inizio primavera i lavori per il taglio e l’arrivo dei nuovi pini in viale Torricelli sono stati portati a termine in meno di un mese — tra il 24 marzo e il 17 aprile scorsi — e hanno riguardato anche la rimozione dei vecchi ceppi così da risistemare l’asfalto e i marciapiedi, per anni interrotti in alcuni punti a causa dell’azione delle radici.I nuovi alberi sono protetti, sul lato del viale dove non c’è l’aiuola, da barriere semicircolari per impedire che siano danneggiati, magari dal parcheggio selvaggio e sono sostenti per adesso da pali di legno. Per altri quaranta alberi del viale, invece, si è proceduto al loro consolidamento per migliorarne la tenuta meccanica, così da ridurre l’impatto al suolo in caso di «fratture» e crolli, utilizzando cavi elastici (invisibili) dotati di ammortizzatori interni.
Oltre alla messa in sicurezza, spiegò a suo tempo l’assessore all’ambiente Alessia Bettini, l’obiettivo di Palazzo Vecchio era anche quello di ricostruire i filari alberati che presentavano dei vuoti, in alcuni casi consistenti, dovuti alle perdite subite negli anni per problemi di stabilità o perché i pini erano stati sradicati o danneggiati gravemente da fenomeni meteorologici particolarmente intensi come pioggia, neve, grandine e vento. «Il progetto realizzato per viale Torricelli — dice oggi Bettini — è stato ispirato dalla volontà di conservare le caratteristiche peculiari di quell’area. E i risultati ci danno ragione».
L’assessore Bettini Il progetto realizzato è stato ispirato dalla volontà di conservare le caratteristiche storiche di questa area E i risultati ci danno ragione