Corriere Fiorentino

Mercato, meno quattro Corvino a caccia del colpo last minute

Il dg: «Abbiamo vissuto un’estate molto impegnativ­a»

- Leonardo Bardazzi

Ancora quattro giorni poi tutto (finalmente) sarà finito. Giovedì sera alle 23 il lunghissim­o mercato estivo della serie A chiuderà i battenti. E con lui polemiche, sogni e paure che ogni campagna acquisti si porta inevitabil­mente con sé.

Il responsabi­le tecnico viola Pantaleo Corvino giura che in entrata non si farà più nulla. La squadra è fatta, in rosa ci sono due giocatori per ogni ruolo. Almeno questa è la versione ufficiale: «La nostra estate è stata impegnativ­a — spiega il dg viola — stiamo dando un volto nuovo alla squadra per un Fiorentina che piaccia ai tifosi. Il gruppo lo costruirem­o nel tempo, questa è una prima fase dove tutto è migliorabi­le. E nelle sezioni di mercato successive cercheremo di rafforzarl­o. Vogliamo una Fiorentina nuova, giovane e competitiv­a».

Certo, le coppie Gaspar-Tomovic e Maxi Olivera-Biraghi non sembrano attrezzati­ssime, ma Pioli (anche lontano dai microfoni) ha fatto capire di essere soddisfatt­o dell’operato della società. Tra vecchi e giovani si è creato un giusto mix e anche i baby talenti (Dias, Zekhnini, Milenkovic, Biraghi, Simeone e Benassi) arrivati da mezzo mondo e ad agosto inoltrato, stuzzicano la fantasia dell’allenatore. Per questo dunque l’idea che in casa viola gli ultimi giorni del mercato possano passare quasi inosservat­i, è concreta. Ceduto l’uruguaiano Schetino in Danimarca (andrà all’Esbjerg in prestito con diritto di riscatto), restano da piazzare, questo sì, Rebic e Mati Fernandez. Il croato da giorni è in trattativa con un paio di club di Premier (Huddersfie­ld in primis), mentre il cileno anche a Madrid ha avuto un lungo colloquio con il suo procurator­e Santisteba­n. La Fiorentina gli ha fatto capire da tempo che per lui, in viola, non c’è posto. Anche perché lo stipendio da un milione netto l’anno pesa sul monte ingaggi. Mati però per il momento nicchia e dopo aver rifiutato il Boca Juniors, pare poco convinto anche delle ipotesi Messico e Usa.

La decisione insomma arriverà al fotofinish. Magari proprio allo Starhotels Business Palace, il lussuoso albergo milanese che ospiterà tutti i club nelle ultime ore di trattative. Lì però potrebbe anche concretizz­arsi una sorpresa. Nella frenesia delle trattative last minute e contratti da firmare in mezzo ai corridoi infatti, potrebbe nascere l’occasione per regalare a Pioli un valore aggiunto da inserire nella rosa.

Corvino non a caso sarà a Milano in attesa di afferrare qualche preda, ma senza l’assillo che portò la Fiorentina di Sousa e Pradé a comprare Benaloaune (nel gennaio scorso) senza neppure sottoporlo alle visite mediche. Come terzini per esempio ci sono sul mercato Lirola del Sassuolo e Ansaldi dell’Inter, ma altri potrebbero spuntare all’ultimo tuffo. E lo stesso vale per l’esterno d’attacco. Su Babacar invece sembra che il tempo sia scaduto: dopo aver rifiutato almeno un paio di club turchi, il senegalese (contratto in scadenza 2019) resterà qui. La Fiorentina insomma (tranne Rebic e Mati) resterà così com’è, almeno fino a prova contraria. Il tesoretto da oltre 30 milioni nato dalle maxi plusvalenz­e di quest’estate dunque resterà nelle casse viola, a uso e consumo delle prossime campagne acquisti.

Finito il vecchio ciclo e svecchiato la squadra (con il monte ingaggi ridotto di circa il 30%), l’intenzione di Corvino è continuare a investire sui giovani. Senza escludere (come dimostra il tentativo per Berardi) qualche colpo milionario. Intanto però c’è la suspance di questi ultimi sgoccioli di calciomerc­ato. Hai visto mai che una corvinata infiammi questa fine estate viola.

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Il direttore tecnico della Fiorentina Pantaleo Corvino Qui sopra, il cileno Mati Fernandez
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