Storiche o recenti, sono sedici le occupazioni in tutta la città
Alcune occupazioni vanno avanti da decenni, altre da pochi mesi. Sulla maggior parte pendono i decreti di sequestro, emessi dall’autorità giudiziaria e mai eseguiti per motivi di ordine pubblico. In tutto sono 16.
L’ultima in ordine di tempo è quella dello stabile di via Spaventa, di proprietà dei Gesuiti. Va avanti dal 17 gennaio scorso, quando fecero irruzione una settantina di somali guidati dal Movimento di Lotta per la casa, gli stessi che per due anni avevano trovato rifugio nell’ex mobilificio Aizzone di Sesto Fiorentino, andato distrutto da un incendio. Una delle occupazioni che conta il numero maggiore di persone, per lo più famiglie di migranti di varia nazionalità, è quella dell’ex sede dell’Agenzia delle Entrate di via Panciatichi. Dal dicembre del 2016 ci vivono almeno in 100. In via Baracca oltre cento persone di varia nazionalità, per lo più famiglie di migranti con bambini, si sono stabilite in due palazzine di proprietà di privati. Una cinquantina di persone, per lo più di nazionalità romena, occupa alcuni appartamenti di un condominio di via Carissimi.
Tra le occupazioni più longeve quella di una palazzina del Demanio in piazza Elia dalla Costa, che ospita una ventina di persone tra cui alcune famiglie eritree. Gli ex ambulatori della Asl in viuzzo del Chiuso a Mantignano sono occupati da quattordici anni da alcune famiglie marocchine. Gli ex uffici Inps di via delle Porte Nuove sono occupati da circa undici anni: dentro ci vivono una quindicina di persone di nazionalità marocchina, tra cui alcuni bambini.
Una trentina, di nazionalità romena, le persone che vivono in un ex officina meccanica in via Sacco e Vanzetti. Alla periferia Nord della città, nell’ex hotel Concorde di viale Gori, vivono una trentina di persone, per lo più romeni. Poi ci sono le occupazioni di via Bardelli (20 alloggi occupati da persone originarie dell’Est Europa e del Marocco), via Vittorio Emanuele II, via del Bronzino, via Pistoiese (un cantiere abbandonato), via del Luccio e via del Pergolino. Per due storiche occupazioni, quelle di via Aldini e dell’ex asilo Richter di via Reginaldo Giuliani, sono stati attivati progetti di autorecupero concordati col Comune.