Tram, turni extra per finire a febbraio Nardella promette: a giugno si viaggia
Vertice tra Comune e aziende. Banche e un fondo d’investimento hanno dato la spinta finale
Il fronte politico Su questo il sindaco si gioca la conferma alle amministrative del prossimo anno
Due ore di confronto serrato tra il sindaco Nardella ed i vertici delle imprese costruttrici impegnate della tramvia. Poi l’impegno, solenne e di tutti, davanti alle telecamere: «I cantieri per le linee 2 e 3 saranno finiti entro febbraio. Mentre per l’entrata in funzione del tram, per i tempi tecnici di collaudo, si dovrà attendere giugno». Inoltre, già da dicembre i primi treni Sirio inizieranno a viaggiare per testare alcuni tratti di binari.
Ma a cosa è dovuto questo sprint finale, dopo i continui ritardi sui cantieri? Una questione meramente finanziaria. Alcune imprese, in particolare quelle impegnate sulla linea 3, sono state per molto tempo con l’acqua alla gola, in difficoltà a pagare il personale. Poi, però, anche grazie all’ingresso del fondo Meridian nell’operazione tram (con una garanzia di forte remunerazione dell’investimento) e dopo il via libero definitivo degli ultimi finanziamenti da parte delle banche, è partito il rush finale delle ruspe.
Per Nardella è un scadenza chiave, da rispettare assolutamente per limitare il rischio di brutte sorprese alle prossime elezioni, nel 2018. Palazzo Vecchio, dopo i fortissimi disagi al traffico provocati dai cantieri, infatti avere tempo sufficiente per far toccare con mano ai fiorentini i benefici delle due nuove linee, un vero e proprio «risarcimento» per i continui blocchi al traffico patiti. Se qualcosa andasse storto sui tempi, però, i rischi politici per Nardella salirebbero molto. Anche per questo il Comune ha chiesto alle ditte impegnate sui cantieri di accelerare quanto più possibile i tempi, anche con doppi turni e turni notturni per finire i cantieri. Restano da finire i due nodi più delicati: l’attraversamento di viale Belfiore e via Valfonda. Già a febbraio, secondo quanto spiegato dall’assessore al traffico Giorgetti, le aree di cantiere saranno in gran parte liberate e questo agevolerà il traffico cittadino, anche se il sollievo reale sarà con il tram in funzione e le linee Ataf opportunamente modificate. Al tavolo con il sindaco c’erano tutti i protagonisti: da Tram Firenze a Ratp, da Alstom a Glf ad Architecna, dal fondo Meridian, a Cmb ad Ansaldo Sistemi. In precedenza, Palazzo Vecchio aveva annunciato la messa in esercizio delle due linee tramviarie per febbraio 2018; adesso, in considerazione che a febbraio ci sarà invece la consedovrà gna dei lavori, «per la messa in esercizio potrebbero volerci ancora un paio di mesi», ha osservato Nardella. Indicazione temporale che Fabrizio Bartaloni, presidente di Tram spa, la società che gestisce i lavori, allunga però di qualche mese ancora: «è possibile che per vedere in funzione le due linee occorra arrivare a giugno-luglio», ha detto. Poi un attacco al sistema italiano: «Se dovessi scrivere un libro inizierei così: “Per fare le linee 2 e 3 abbiamo impiegato 9 anni tra carte e burocrazia, mentre in meno di 4 anni finiremo i cantieri”».
«Siamo di fronte — ha aggiunto Nardella — ad un obiettivo ambizioso ma alla nostra portata: è davvero iniziato il conto alla rovescia e possiamo annunciare che i disagi legati al traffico entrano davvero nella fase finale». Al momento, secondo quanto emerso, restano da fare al 70% lavori tecnologici mentre lo spostamento dei sottoservizi è ultimato al 100%. In media lavorano lungo i cantieri tra i 160 e i 180 operai al giorno. Polemiche da sinistra: «Nardella ha già mancato la promessa di far partire il tram a febbraio», dice il consigliere Grassi.