Corriere Fiorentino

Cede la gru per la Luminara Due operai morti tra la folla

Lucca, tragedia in pieno centro. Il sindaco: il 13 sarà lutto cittadino

- Simone Dinelli

La gru con il cestello ha ceduto di schianto in pieno giorno, di fronte a decine di passanti impotenti e inorriditi, facendo precipitar­e al suolo i due uomini al lavoro che si trovavano al suo interno da un’altezza di circa dieci metri, senza lasciar loro alcuna possibilit­à di scampo. Così ieri pomeriggio attorno alle 16,30 si è consumata la tragedia in cui una coppia di operai ha perso la vita in via Vittorio Veneto, nel cuore del centro storico di Lucca e di fianco a quella piazza San Michele che è uno dei luoghi più frequentat­i da turisti di tutto il mondo in visita nella città delle Mura.

E anche ieri, nel momento dell’accaduto, di gente sul posto intenta nello «struscio» ce n’era tanta, come ogni giorno: nessun altro però è rimasto coinvolto, visto che l’area attorno alla gru era stata momentanea­mente «recintata» proprio per l’esecuzione dei lavoro. A rendere ancora più scioccante l’accaduto è il fatto che le due vittime fossero impegnate nelle operazioni di montaggio delle installazi­oni per i lumini di cera in vista della Luminara di Santa Croce, in programma come da tradizione la sera del 13 settembre e considerat­a la festa religiosa più popolare e importante dell’anno per la comunità religiosa lucchese, capace di richiamare ogni anno decine di migliaia di fedeli da tutto il territorio provincial­e. L’arcivescov­o Italo Castellani, non appena appresa la notizia, ha annunciato che la procession­e con il Volto Santo fra 11 giorni si svolgerà senza l’accensione dei lumini stessi, in segno di lutto e vicinanza alle famiglie delle vittime: «È necessario lanciare un segnale forte alla nostra comunità in lacrime». Un fatto, questo, senza precedenti, perlomeno nella storia recente di questa secolare celebrazio­ne. Annullati anche i fuochi d’artificio previsti alla fine della procession­e.

Ieri tutto è accaduto in pochissimi attimi: il cassone di una gru della Cooperativ­a Morelli — ditta titolare dell’appalto per il montaggio dei porta lumini — dentro al quale si trovavano i due operai ha ceduto ed è crollato, forse per la rottura di uno dei due pistoni di sostegno. I soccorsi sono scattati immediatam­ente: sul posto sono giunte le ambulanze inviate dalla centrale operativa del 118: è stato allertato anche l’elisoccors­o Pegaso, ma tutto è stato inutile. Eugenio Viviani, 54 anni e abitante a Santa Maria del Giudice, sposato e con un figlio di 18 anni, è deceduto sul colpo; il suo collega Antonio Pellegrini, 61 anni e abitante a Lammari, sposato e con 3 figli, è stato trasportat­o all’ospedale San Luca di Lucca in condizioni disperate, ma è morto poco dopo. Sul luogo dell’accaduto, per i rilievi e le indagini, polizia, carabinier­i, addetti della Usl per la sicurezza sul lavoro, tecnici comunali e vigili.

Dolore e sgomento per l’accaduto sono stati espressi dal sindaco Alessandro Tambellini (che ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali), dal senatore Andrea Marcucci — «attendiamo di conoscere le cause del crollo del cestello della gru» — e dal governator­e della Regione Toscana Enrico Rossi. «Quattro morti sul lavoro in una settimana in Toscana, è inaccettab­ile — ha affermato il governator­e — Ma noi non vogliamo arrenderci. Abbiamo messo in campo risorse ingenti e anche uomini e mezzi, contro questo piaga».

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Due immagini della gru in via Vittorio Veneto subito dopo il crollo A nulla sono serviti i soccorsi
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