Vaccini a scuola, il 10% non è in regola Venerdì gli elenchi
Chi ha un figlio in regola con le vaccinazioni non dovrà compilare dichiarazioni o mettersi in coda a uno sportello Asl per ottenere un certificato. La Toscana, col vertice di ieri tra Aziende sanitaria, Anci e Ufficio scolastico regionale, ha deciso di andare avanti col suo modello semplificato per applicare la legge sui vaccini obbligatori a scuola. Così, per circa 110 mila famiglie con bimbi da 0 a 5 anni che hanno rispettato il calendario vaccinale, non ci saranno incombenze. A partire da venerdì le Asl cominceranno a inviare agli asili nido e alle materne gli elenchi dei bambini che non risultano a posto con tutti i richiami, così le scuole potranno avvisare quel 10 per cento di famiglie, poco oltre le 10 mila. Una piccola parte riguarderà chi ha vaccinato il figlio ma per un qualche disguido risulta non coperto (ad esempio, per vaccinazioni fatte in altre Asl che ancora non risultano nell’anagrafe informatica): in questi casi, molto ridotti secondo le stime, basterà l’autocertificazione, scaricabile dai siti web delle Asl nei prossimi giorni. Larga parte di chi non risulterà in regola con la legge, invece, saranno bambini che effettivamente non sono vaccinati o hanno saltato qualche richiamo. Le Asl contatteranno queste famiglie per convincerle a mettersi in pari; ma consigliano i genitori di chiamare i centri vaccinali per fissare subito l’appuntamento, così da poter autocertificare la prenotazione. Nel vertice di ieri all’Ufficio scolastico regionale a Firenze, è stata data un’interpretazione della legge che concede alle Asl un comporto di 10 giorni per le verifiche: la scadenza oltre la quale non ammettere a nidi e materne chi non è vaccinato e non ha una prenotazione diventa quindi il 22 settembre. La scadenza per le scuole dell’obbligo (in quel caso per chi non è in regola niente espulsioni, ma multe da 100 a 500 euro) è invece fissata per il 31 ottobre. Da parte sua, la Regione sta per inviare al Garante per la privacy un’informativa sulla procedura adottata. Cristina Giachi, vice sindaca di Firenze e responsabile nazionale scuola di Anci, è fiduciosa: «Non c’è nessuna incertezza del Garante della privacy. Nel nostro caso, tra le Asl e le scuole non c’è nessun passaggio di dati sensibili», visto che le segreterie delle scuole verranno avvisate solo su chi è in regola o no, senza specificare le vaccinazioni dei bambini.