Benassi ricomincia dal trio
L’ex granata ancora alla ricerca del passo giusto nella linea a tre dietro all’unica punta Simeone «Ho trovato difficoltà con l’Inter e la Samp, ma ora va meglio». E domenica Pioli si aspetta un salto in avanti
Due prestazioni grigie non saranno una prova ma almeno un indizio sì. Marco Benassi è ancora alla ricerca del suo posto nella Fiorentina. Contro Inter e Sampdoria il tecnico Pioli lo ha schierato come trequartista, un ruolo che vorrebbe cucirgli addosso. Una novità rispetto al passato. Sì, perché nel corso della sua giovane ma precoce carriera, è cresciuto e si è affermato come interno di centrocampo. Lo ha fatto nelle giovanili a Modena, quando Corvino lo notò per la prima volta, e poi all’Inter fino al Livorno e a Torino. Sacrificio, tiro dalla distanza e tempi di inserimento giusti. Queste le caratteristiche che lo hanno portato ad indossare la fascia di capitano dei granata e della Nazionale Under 21.
Scavando bene nel suo passato, qualche eccezione tattica si trova. In un paio di circostanze, infatti, ha agito largo a sinistra nel 4-2-4 di Ventura, il tecnico tanto discusso in questi giorni. Il rendimento è sempre rimasto elevato fino a quando, lo scorso anno, Mihajlovic ha mollato il rodato centrocampo a tre per passare a quello a due con tre trequartisti. Fin lì titolare, Benassi ha perso posto e fiducia a vantaggio di Acquah. Chi lo conosce racconta che ha sempre mantenuto un atteggiamento professionale ed attento. Ma, nonostante questo, in attacco il tecnico serbo ha preferito giocatori di ruolo come Ljajic, Iturbe e Iago Falque. Oggi l’ex granata si trova a rivivere alcune condizioni simili ma in un contesto diverso. Il lavoro che gli viene chiesto comporta un cambiamento nel modo di stare in campo e di intendere la gara. Servirà maggiore rapidità di esecuzione e la capacità di giocare spalle alla porta.
«Col passare del tempo comincio a trovarmi meglio in questo ruolo. Contro l’Inter ho trovato qualche difficoltà — ha ammesso il giocatore a Sky Sport — ma già nella gara contro la Sampdoria mi son sentito più a mio agio. Sto capendo come interpretare questa posizione e sono a disposizione di Pioli». Durante la sosta per le nazionali, Pioli ha insistito molto per fargli interiorizzare i concetti necessari.
Nel frattempo il mercato ha portato a Firenze anche Cyril Théréau, un altro concorrente. Oltre le difficoltà di adattamento, va tenuta in considerazione questa variante. Infatti ci sono anche Chiesa e Dias sugli esterni e i centrali Saponara Marco Benassi, 22 anni, secondo acquisto più costoso dopo Simeone ed Esysseric. Senza dimenticare i giovani Hagi, Zekhnini e Lo Faso. Tutti questi fattori rendono la metamorfosi tattica di Benassi un’impervia salita. E pensare che la Fiorentina pur di assicurarselo ha investito dieci milioni: soltanto Simeone è costato di più. Un segnale, chiaro ed inequivocabile, che sul giocatore c’è fiducia al di là della chiave tattica. Nel caso in cui l’allenatore dovesse decidere di adottare un centrocampo a tre, le difficoltà si annullerebbero. Ad oggi, però, per stessa ammissione del tecnico, si continuerà verso il modulo proposto fin dal ritiro di Moena. Prima di trovare soluzioni alternative la squadra dovrà trovare un’identità di base.
La sfida contro il Verona di domenica prossima chiama i viola ad una prova di forza per cancellare lo zero in classifica. Pioli valuterà giorno dopo giorno chi schierare alle spalle di Simeone. Lasciare fuori Benassi dopo due sole gare suonerebbe come una prematura bocciatura. Marco lo sa e, continuando a coltivare il sogno Nazionale, dovrà applicarsi giorno dopo giorno. L’obiettivo è superare i propri limiti ed i fantasmi del passato che l’attuale modulo gli suscita. E, chiaramente, dimostrare di poterci stare e diventare protagonista da trequartista. Sarebbe uno smacco nei confronti di chi come Mihajlovic lo ha escluso dai titolari e gli ha sfilato la fascia di capitano senza particolari spiegazioni. La sfida è intrigante ed è solo all’inizio. La sentenza, quella definitiva, come sempre spetterà al campo.