Corriere Fiorentino

Tutta la città bloccata (e cosa succederà con le scuole aperte?)

I cantieri, le auto deviate sui viali per un incidente in A1 e i lavori all’Indiano mandano in tilt il traffico fino a sera

- Lorenzo Sarra

L’assessore Giorgetti: «Ci sono state criticità dovute ad alcuni eventi in simultanea»

Tutti fermi in auto: da mattina a tarda sera. Chiamarlo «lunedì nero» può sembrare addirittur­a un eufemismo: da nord a sud della città per ore c’è stato un solo serpentone di auto.

La causa? Un mix di eventi che hanno contribuit­o a congestion­are oltremodo la viabilità. Ancora alle 20, consultand­o su Google Maps il traffico in tempo reale, ogni zona compresa tra il Galluzzo e l’Osmannoro risultava colorasui ta di un rosso che più rosso non si può. Tutto è partito in mattinata da un incidente sull’A1, tra Incisa-Reggello e Firenze Sud: così un inaspettat­o flusso di auto è stato deviato viali. In una situazione già stressata dai cantieri della tramvia è stato il caos in pochi minuti. Come se non bastasse erano in corso alcuni lavori di potatura degli alberi alla Fortezza. In più, un intervento urgente su una barriera laterale di Ponte all’Indiano e i cantieri ancora aperti di viale Rosselli per la tramvia hanno letteralme­nte paralizzat­o il traffico. «Ci sono state delle criticità dovute ad alcuni incidenti e lavori — ammette l’assessore alla Viabilità Stefano Giorgetti — da domani sera, comunque, viale Rosselli tornerà ad avere tutte e tre le carreggiat­e operative. Sempre domani ci riuniremo in coordiname­nto per fare il punto sulla situazione traffico nell’ottica della riapertura delle scuole».

Già, perché tutto questo è accaduto senza l’ulteriore carico delle stesse scuole, che — a parte qualche asilo — riaprirann­o solo venerdì. Ma non è finita qua, poiché ieri era pure il «D-Day» dell’inizio dei lavori sulla Chiantigia­na per l’ampliament­o dell’A1: la ormai celebre «Variante del Chianti» attesa da oltre 40 anni. Un’operazione che durerà circa nove mesi e che ha causato alcune modifiche nel centro abitato di Ponte a Ema, deviando il traffico della strada su via Aldo Moro. «Il primo giorno è andato abbastanza bene — dichiara il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini — Polizia municipale e movieri fissi sul posto stanno rendendo più scorrevole possibile il flusso di macchine. Verranno inoltre installati alcuni nuovi semafori. Anticipare i lavori al periodo estivo? Sarebbe stato meglio. In ogni caso, prima si riesce a finire e meglio è: staremo col fiato sul collo di Autostrade».

Furiosi gli automobili­sti fiorentini che, sulla pagina Facebook «Traffico Firenze», hanno riversato la loro frustrazio­ne per le ore passate in coda. «Ho l’impression­e che si faccia prima a scrivere quale parte di Firenze non sia bloccata», scrive una utente, a proposito delle decine di segnalazio­ni nei post. «Sono fermo a Peretola da 40 minuti, mi ci vorrebbe un elicottero», scherza un altro. «Non ho parole, solo parolacce», chiude l’ennesimo cittadino, per usare un eufemismo, «contrariat­o».

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La lunga coda di auto tra Porta al Prato e viale Fratelli Rosselli Quella di ieri è stata una giornata nera per il traffico cittadino Ogni zona tra Galluzzo e l’Osmannoro ha lasciato gli automobili­sti fermi in mezzo alle strade
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