L’avventura web del dizionario Battaglia
Accordo tra la casa editrice Utet e la Crusca per la consultazione gratuita dell’opera
Ha fatto la storia della lingua italiana, anzi ha contribuito a farla la lingua italiana, parola per parola con la sua mole di lemmi studiati (quasi 200 mila). Il «Battaglia», il dizionario della lingua italiana della Utet che consta di ben 21 volumi — ultimo aggiornamento al 2009 con un inizio che data 1961, anche se si trattava di un allargamento di un dizionario del 1861 — andrà in rete grazie a un accordo che sarà siglato oggi a Firenze, con l’Accademia della Crusca.
Sarà quest’ultima a occuparsi della digitalizzazione, e si farà carico anche dell’investimento economico necessario all’operazione, «ma il patrimonio che andiamo ad acquisire — spiega Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca — è per noi di importanza strategica e vale l’investimento. Il Battaglia non è solo uno dei più completi dizionari della nostra lingua, ma tra quelli in edizione cartacea è il più importante e a questo punto resterà insuperato». La gran parte della sua impostazione e della sua ragion d’essere nasce dalla necessità di analizzare le parole usate nella lingua letteraria. Ci dà conto, cioè, di tutti i vocaboli e delle loro occorrenze nella prosa e nella poesia e in generale nella parola scritta, quella di competenza dei professionisti. Un aspetto non secondario e di notevole interesse nell’operazione Crusca-Battaglia è però il fatto che, spiega ancora Marazzini, «tutta la banca dati presente in quel dizionario non solo sarà messa online da noi così com’è, ma potrà essere scorporata e utilizzata per il nostro nuovo vocabolario della lingua italiana, quello che chiameremo VoDim, ovvero Vocabolario dinamico dell’italiano moderno». Uno strumento pensato per il web e dunque consultabile dal pc e capace di rispondere all’utente in maniera specifica e funzionale ai suoi interessi. Facciamo un esempio: io posso voler conoscere il significato e le modalità di uso della parola norma sia in un contesto giuridico — magari sono un avvocato, un magistrato un giornalista che si occupa di giudiziaria — o da un punto di vista sociologico. Ecco nel futuro VoDim io potrò fare delle ricerche mirate chiedendo di volta in volta di conoscere la natura e l’uso di una parola in un contesto ben preciso. «La lingua — conclude Marazzini — è un organismo dinamico ed è nostro compito offrire a tutti gli strumenti giusti per usarla nel miglior modo possibile». E qui torniamo al Battaglia: l’enorme mole di informazioni relative alla lingua letteraria saranno parte del VoDim. Chi farà una ricerca avrà la garanzia di una fonte di enorme autorevolezza già di per sé e riutilizzata, in maniera interattiva, con la supervisione degli specialisti dell’Accademia della Crusca. Questo prevede l’accordo.