Corriere Fiorentino

Quasi 50 voli cancellati per 15 nodi di vento La rabbia dei passeggeri

Si alza un po’ di vento, l’aeroporto va di nuovo in tilt. In 20 mesi 1.600 voli dirottati

- di Lorenzo Sarra

«Sottolinei i disagi causati ai passeggeri — dice una dipendente dell’aeroporto di Peretola mentre indica a dei tedeschi l’autobus che gli condurrà a Bologna — Così almeno si decidono a farci questa benedetta pista». Siamo alle solite: un po’ di mal tempo e all’Amerigo Vespucci di Firenze è il caos. Sono le 10,30 di martedì quando viene registrato un vento di 15 nodi, con raffiche a 25 da sud, che manda in tilt l’aeroporto. Del resto l’inefficien­za dell’attuale struttura è risaputa: bastano soltanto 10 nodi, ovvero 18 km di vento in coda, per costringer­e i piloti a cambiare pista per l’atterraggi­o.

Molti voli, consideran­do la situazione, vengono quindi dirottati ed altri addirittur­a cancellati. Alle 14,30 il conto dei voli «saltati» in arrivo sale già a quota quindici. Non una novità, poiché la particolar­e inclinazio­ne della pista di Firenze provoca spesso atterraggi «movimentat­i». I dati, in tal senso, parlano chiaro: Peretola ha un’operativit­à del 92% circa, che tradotto significa 8 aerei su 100 non in grado di atterrare sulla struttura fiorentina. Un problema che con la nuova pista, la ormai celebre parallela convergent­e, potrebbe essere risolto, portando l’operativit­à al 98%, con atterraggi sicuri pure con vento laterale fino a 30 nodi.

Già, «potrebbe», perché ancora l’ampliament­o non c’è e allora ecco cancellati — tra gli altri — il volo delle 13,10 per Monaco della Air Dolomiti, quelli delle 13,30 e delle 14,35 per Francofort­e della Lufthansa, quello delle 15 per Madrid dell’Iberia e via dicendo: tutto dipende dalle scelte dagli equipaggi, che a volte decidono se atterrare proprio durante la rotta ed altre volte preferisco­no desistere ancora distanti da Peretola, a seconda del numero di passeggeri e della tipologia di motore dell’aereo pilotato. Le condizioni climatiche avverse, comunque, obbligano la maggior parte delle compagnie — come Air France e British Airways — a far salire i propri utenti su bus e navette dirette a Pisa, Bologna e Venezia: un pessimo biglietto da visita per la città.

«Attendevo due clienti da Parigi alle 14,20, ma sono stati dirottati a Bologna», spiega contrariat­o l’autista Ncc Fabio. «Devo tornare a Riga — racconta una signora lettone — Ma la coincidenz­a per Vienna delle 15 è in forse, rischio di arrivarci domani». «Sto aspettando di essere portato a Venezia — dice il fiorentino Tommaso — Dovrò posticipar­e il volo per Francofort­e a domattina». Insomma, ancora tante incertezze per chi vola sopra il cielo di Firenze, mentre alle 18 risultano 23 i voli annullati in partenza (8 dirottati, 15 cancellati) e 26 quelli in arrivo (18 dirottati, 8 cancellati). Numeri che vanno ad aggiungers­i agli oltre 600 voli dirottati complessiv­amente nel 2017 e ai mille del 2016, per un totale di 96 mila passeggeri coinvolti.

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