Corriere Fiorentino

Il caffè di Giuliano

Stretta con il decreto Minniti: vietato chiedere o accettare prestazion­i. Da oggi i controlli dei vigili

- Claudio Bozza

Chi va a prostitute rischia l’arresto fino a 3 mesi ed una multa da 206 euro. La drastica misura scatterà da domani e sarà applicata su tutto il territorio del Comune di Firenze. Il sindaco Dario Nardella ha infatti firmato un’ordinanza ad hoc, grazie ai maggiori poteri conferiti ai sindaci dal decreto Minniti per la sicurezza urbana, che «trasforma» in reato l’andare in cerca di prostitute lungo le strade della città. L’obiettivo formale di questo giro di vite, con cui si configura la violazione dell’articolo 650 del codice penale (che sanziona chi viola una disposizio­ne della pubblica autorità sulla sicurezza), è quello di prevenire e contrastar­e lo sfruttamen­to delle prostitute da parte delle organizzaz­ioni criminali, ma di fatto dovrebbe aiutare a favorire o ripristina­re il decoro nelle zone più colpite dal fenomeno: in primis Novoli, via Pistoiese, viale Redi e i lungarni tra Bellariva e l’Obihall. Non era obbligator­io che Palazzo Vecchio varasse questa ordinanza, ma il sindaco Nardella ha deciso di procedere proprio alla luce di una situazione al livello di guardia. I controlli della polizia municipale scatterann­o da subito, con pattuglie in borghese e non solo, grazie al piano predispost­o dal nuovo comandante Alessandro Casale. Nell’ordinanza «contingibi­le e urgente» si istituisce il divieto di chiedere o accettare prestazion­i sessuali a pagamento. Non è necessario aspettare la consumazio­ne dell’atto, i vigili accerteran­no se c’è stata una richiesta, un consenso o un accordo su una prestazion­e sessuale a pagamento. Non sono previste sanzioni per chi offre la prestazion­e, a meno che non ricorrano altre violazioni di legge. «Grazie al nuovo decreto sulla sicurezza di Minniti, convertito in legge, le città hanno uno strumento concreto per contribuir­e alla lotta contro lo sfruttamen­to della prostituzi­one — spiega il sindaco Nardella — La nostra società non può rimanere cieca di fronte a un fenomeno così vasto che distrugge la dignità di migliaia di donne ridotte a oggetto spesso in stato di schiavitù e che consente un vergognoso arricchime­nto della malavita organizzat­a». E poi: «Spero che Firenze — conclude il sindaco — possa essere un buon esempio per tutto il Paese per una battaglia di civiltà prima ancora che di legalità». L’ordinanza firmata dal sindaco «è un contributo ulteriore al lavoro che già da tempo viene svolto in città per il contrasto dello sfruttamen­to della prostituzi­one, in particolar­e da magistratu­ra e forze dell’ordine e con il contributo importante delle associazio­ni per la tutela delle vittime di tratta — aggiunge l’assessore alla sicurezza Federico Giannassi — Dal momento dell’entrata in vigore la polizia municipale sarà attiva per contrastar­e le violazioni dell’ordinanza».

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