Tirrenica leggera e senza pedaggio L’ultima curva è quella decisiva?
Anas presenta il progetto ai Comuni: superstrada a 4 corsie con risparmio del 40%
Una Tirrenica «leggera», senza trasformazione dell’Aurelia in autostrada e senza pedaggio, con un costo più basso per centinaia di milioni. Ieri in Regione Anas ha presentato la revisione del progetto del corridoio tirrenico tra Grosseto e Ansedonia con quattro corsie, una carreggiata larga 18,60 metri (anziché i 23 metri previsti per l’autostrada) senza incroci, con la realizzazione di complanari e senza nessun pedaggio.
La svolta, l’ennesima nella tormenta storia della Tirrenica, è stata presentata ieri all’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, ai sindaci dei Comuni interessati, al presidente del Parco della Maremma ed al presidente della Camera di commercio. Il progetto presentato ricalca la proposta per il tratto nord, compreso tra Grosseto e San Pietro in Palazzi, e come chiesto dal presidente delle Regione, Enrico Rossi, garantisce le quattro corsie, venendo in contro alle volontà del governo di spendere meno, tanto che si ipotizza di risparmiare il 40% rispetto all’ultima versione del progetto presentato da Sat pe run importo di 1,2 miliardi di euro. L’idea della superstrada al posto dell’autostrada è stata accolta positivamente dal tavolo, anche se i Comuni si riservano commenti quando avranno le carte che saranno trasmesse loro dalla Regione, ma restano molti nodi da sciogliere. «Ringrazio Anas per il lavoro fatto e presto invieremo ai Comuni tutta la documentazione in modo che possano esser fatti ulteriori approfondimenti — spiega l’assessore Ceccarelli — intanto ho chiesto un incontro con il ministro Graziano Delrio, prima possibile, così da avere certezza delle risorse, e dei tempi di realizzazione dell’opera». Il progetto, se fatto da Anas e non più da Sat, deve essere infatti finanziato dallo Stato per oltre 700 milioni, e occorre risolvere anche il problema delle procedure e delle autorizzazioni: «Pensiamo sia possibile non far ripartire tutte le procedure da zero, altrimenti perderemmo altro tempo, con il subentro di Anas a Sat per questo tratto, ma è il ministro che deve dare certezze», sottolinea Ceccarelli. Al tavolo il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori ha lasciato agli atti una lettera per chiedere interventi urgenti che, spiega, «non possono più aspettare la realizzazione di un progetto», ricordando in questo senso l’alto tasso di incidentalità sul suo territorio. Sono sette interventi, legati alla messa in sicurezza di più incroci a raso compresi tra Capalbio Scalo e la Strada del 33 e il ripristino dell’unico cavalcavia presente in quel tratto. «Mentre perdura la situazione di stallo dolo la rinuncia alla Tirrenica, come se nulla fosse accaduto — si legge nella lettera di Bellumori —nella strada statale Aurelia le persone continuano quotidianamente a rischiare e perdere la vita, come avvenuto la scorsa settimana ad un ragazzo di soli 22 anni».