Théréau-Palacio, i prof del gol
Accanto ai figli d’arte Simeone e Di Francesco sia Pioli che Donadoni hanno scelto l’esperienza Il francese ci ha messo pochissimo per inserirsi in un gruppo di giovanissimi, l’argentino è già leader dei rossoblù
Coincidenze El Cholo e Eusebio si sono già sfidati in Champions, adesso tocca ai rampolli
Non solo rottamazione. Fiorentina e Bologna si affidano anche all’usato sicuro. Bene i giovani e la loro voglia di conquistare il mondo. Ma quando ci si imbatte nelle difficoltà e ci si impantana nelle trame difensive avversarie, ci sono due strade percorribili. Una è il talento, l’altra l’esperienza. E poi c’è chi riesce ad unirle entrambe. Come Cyril Théréau e Rodrigo Palacio.
Domani alle 18 al Franchi sarà sfida anche fra questi due giocatori, non più giovanissimi, ma ancora in grado di fare la differenza. E di dimostrare ai più giovani che è vero: non si smette mai di imparare. Tutti e due fanno parte di quella categoria di giocatori che in campo non smentiscono quasi mai le aspettative. Stefano Pioli, a poche ore dalla sfida, sembra orientato a riproporre il francese. È stato lui a volerlo e la fiducia nei suoi confronti è stata dimostrata fin dall’inizio. Lo si è capito infatti già all’esordio di Verona. Appena il tempo di un paio di allenamenti col gruppo e Théréau è stato schierato titolare. Un gol e giocate a profusione la sua risposta al Bentegodi. La sintonia con Federico Chiesa e Marco Benassi è scattata subito. Chi ne ha giovato è anche Simeone, un altro giovane della rosa della Fiorentina. Proprio lui che, nelle prime due partite contro Inter e Sampdoria, appariva distaccato dal resto della squadra.
Il ruolo di raccordo di Théréau lo ha avvicinato al blocco della squadra facendo sembrare maggiormente integrato sotto il profilo tecnico. In panchina osservano e cercano di imparare i trucchi del mestiere anche gli altri giovani Hagi, Zehknini e Lo Faso che presto avranno una chance da giocarsi. Théréau, nel corso della stagione, sarà prezioso anche come consigliere. Nell’altra metà campo ci sarà Rodrigo Palacio. In passato è stato a lungo un obiettivo del mercato viola. Oggi ha trentacinque anni ma la stessa voglia di quando era una giovane promessa del Boca Juniors.
Chi lo conosce racconta che in allenamento è sempre lui a guidare il gruppo di Donadoni. Insomma, la lunga militanza in un grande club come l’Inter non ha scalfito il suo spirito di sacrificio e l’umiltà di tutti i giorni. Il Bologna è reduce da una brutta sconfitta contro il Napoli e, curiosamente, il migliore in campo è stato proprio lui. Le statistiche sono chiare: Palacio si muove liberamente e svaria su tutto il fronte offensivo. Insegue gli avversari e cerca di recuperare il pallone per servire Destro. Starà a lui, infatti, cercare di aiutare la punta a ritrovare lo smalto migliore e soprattutto la vena realizzativa. Ai suoi lati solitamente agiscono Di Francesco e Verdi, due giovani che Ventura tiene d’occhio per la sua Nazionale e che ha già convocato per alcuni stage.
Fiorentina-Bologna sarà, dunque, anche una sfida fra i due veterani Théréau e Palacio che, prima di fermarsi, vogliono aiutare a crescere tutti questi ragazzi con cui giorno dopo giorno si allenano. La partita, inoltre, vede un’altra sfida nella sfida. È quella fra due figli d’arte in particolare, il viola Giovanni Simeone e il rossoblù Federico Di Francesco. I loro padri Diego ed Eusebio, rispettivamente allenatori di Roma e Atletico Madrid, si sono sfidati martedì sera all’Olimpico. Giovanni ha raggiunto la capitale per salutare suo padre mentre Federico non ha potuto per via degli orari degli allenamenti. La sfida di Champions è terminata 0-0 ma la squadra spagnola avrebbe meritato di più. Il Cholito cercherà di regalare una piccola vendetta sportiva a suo padre. Come? Il primo gol al Franchi da giocatore viola e una vittoria potrebbero essere una buona risposta.