Ancora vernice sul murales di Bollo «Ma lo rifaremo»
«L’angelo del brutto», così lo chiamano in Oltrarno, torna a colpire e ancora una volta prende di mira il murales di piazza Tasso che ricorda il «Bollo». Lo hanno sorpreso alle 6 del mattino mentre con pennello e vernice cercava di coprire l’opera realizzata da alcuni ragazzi dei centri sociali per commemorare il giovane ventitreenne morto di freddo cinque anni fa mentre presidiava il «malborghetto» di via Giano della Bella. «Bollo», all’anagrafe Francesco Orlando, una vita da antagonista e uno degli ultimi rimasti del centro sociale Lebowsky, era stato adottato dall’Oltrarno, quartiere che amava, frequentava e viveva. Per questo motivo, alcuni giorni dopo il suo funerale, si pensò di ricordarlo con quel murales realizzato a più mani da tutti quelli che lo conoscevano. Un’opera fatta talmente bene che anche Palazzo Vecchio e gli Angeli del Bello avevano deciso di salvarla dalla ripulitura del rione. Di diverso avviso, invece, l’improvvisato «angelo del brutto» che per ben due volte ha provato a cancellare ogni traccia del disegno. «Firenze è una città d’arte e io cancello quello che non mi piace», ha detto il «verniciatore mascherato» (si tratta di un settantenne tedesco che vive a Firenze) a chi gli contestava quella ripulitura non richiesta. Ma nei giorni scorsi gli amici di Bollo sono andati oltre: dopo aver ricoperto l’intero murales con della vernice grigia hanno voluto lasciare un messaggio — «Non si cancella ciò che arde in ogni cuore. Sei anima, forza, e spirito di questo rione» — e darsi appuntamento in piazza Tasso per sabato 23 settembre. Tutti insieme daranno nuovo colore a quel muro, mentre Ninja e Sara (due apprezzati writers fiorentini) ridisegneranno il volto di quel ragazzo.