Si uccide per amore davanti alla caserma
Si è tolto la vita di fronte al rivale in amore in pieno giorno, in una delle zone più frequentate della città: un suicidio choc nel cuore della cittadella degli uffici, quartiere residenziale di Mezzana, a due passi dal tribunale. Un agente di polizia penitenziaria di 44 anni ieri si è sparato con la Beretta calibro nove d’ordinanza, di fronte al comando provinciale della Guardia di Finanza.
In via Ferrucci sono le 14,30 quando l’uomo compie il gesto estremo. Si ferma davanti all’ingresso, tira fuori l’arma, spara. Assistono attoniti alla scena diversi testimoni, tra cui alcuni finanzieri in servizio. Tra loro c’è anche un militare di circa 35 anni, presumibilmente rivale in amore dell’agente di polizia penitenziaria: ecco l’apparente motivo della scelta di quel luogo per il suicidio.
Pochi minuti prima, la vittima — residente a Prato ma in servizio a Firenze, attualmente in aspettativa dal lavoro — aveva scritto di suo pugno un biglietto con l’addio alla ex moglie e ai due figli. «Scusate ma non ce l’ho fatta, scusate tutti». A ritrovare il messaggio sono stati gli uomini della polizia che indagano sul caso.
Subito dopo lo sparo, alcuni militari delle Fiamme gialle hanno cercato di rianimare l’uomo ed hanno chiamato immediatamente i soccorsi. Il personale del 118, viste le gravissime condizioni, ha deciso il trasferimento all’ospedale fiorentino di Careggi con l’elisoccorso, ma l’uomo è deceduto durante il volo. Secondo le indagini della Procura, l’uomo stava vivendo un difficile momento sentimentale, poiché la sua convivente aveva posto fine alla loro relazione in concomitanza con la frequentazione di un altro uomo, militare della Gdf, che sembra fosse in servizio al comando nei tragici momenti in cui è stato compiuto il gesto.