Corriere Fiorentino

Sulle ali dell’entusiasmo Formazione In campo si vedranno gli stessi undici di domenica scorsa Eysseric in panchina

Oggi alle 18 la Fiorentina ospita il Bologna, l’obiettivo è bissare il successo di Verona Pioli: «Sei squadre più forti di noi, ma sognare è bello». Adv resta a casa, Saponara in Primavera

- Leonardo Bardazzi

Entusiasmo ed energia. Sulle ali dell’entusiasmo dopo la cinquina veronese, la baby Fiorentina di Pioli prova a concedersi il bis. Al Franchi arriva il Bologna, batterlo avrebbe significat­i multipli. In un sol colpo infatti altri tre punti aumentereb­bero l’autostima di un gruppo che ha bisogno di euforia per alimentare i suoi sogni, e allo stesso tempo farebbero impennare l’indice di gradimento in città nei confronti di questo nuovo ciclo viola.

A quattro giorni dalla Juve, sarebbe una bella scarica di adrenalina: «Quest’entusiasmo va cavalcato — conferma Stefano Pioli — conosco i fiorentini e dico che è sempre più difficile lavorare in un ambiente depresso piuttosto che in un clima euforico. Sognare non è sbagliato, io stesso l’ho sempre fatto: l’importante è essere consapevol­i che gli obiettivi si raggiungon­o con il sacrificio». Pioli dunque non si nasconde: la sua Fiorentina, anche se giovane e acerba, ha voglia di imporsi.

«Vedo un gruppo maturo, — continua il mister viola — che non sbaglia un allenament­o e che ci sta mettendo tutto quello che ha per vincere le partite. Dobbiamo insistere su quanto di buono visto a Verona, il Bologna sarà la nostra prova del nove: ma noi siamo pronti a superare l’esame». Il guanto di sfida però non è lanciato solo alla sua ex squadra («Bologna per me è stata una palestra, lo scudetto Allievi fu un’impresa»), ma all’intero campionato: «Sei squadre so- no più forti di noi, non è detto però che tutte arrivino davanti a noi alla fine della stagione».

Nel frattempo c’è da battere Donadoni. E una squadra, come dice Pioli, «organizzat­a e grintosa, che si basa sulla qualità e la velocità delle sue punte», in particolar modo di Verdi e Di Francesco. I rossoblù avranno grossi guai in difesa, visto che oltre a Maietta infortunat­o, non ci sarà neppure l’ex De Maio. L’offensivo 4-2-3-1 bolognese (con Palacio alla Thereau) fa comunque capire che al Franchi sarà un sabato da giocarsi a viso aperto. Con pochi tatticismi e molta voglia di regalarsi una serata di gloria.

Per la Fiorentina a proposito vale il vecchio motto «squadra che vince non si cambia» («I detti sono saggezza», scherza Pioli) e così Thereau giocherà ancora da seconda punta, Badelj e Veretout cuciranno il gioco, mentre Gaspar correrà sulla fascia. In panchina si rivedrà anche Eysseric, mentre Saponara testerà la sua condizione in Primavera: «Saponara sta meglio, spero possa giocare un’ora e essere disponibil­e dalla prossima settimana. Chi va in panchina non deve distrarsi: in attacco abbiamo qualche giocatore in più, ma a Lo Faso, Hagi, Zekhnini e gli altri dico che si cresce anche stringendo i denti. Simeone dice che il gol lo ha reso più leggero? Se sente di essersi sbloccato, ben venga. Noi aspettiamo solo questo».

In tribuna non ci sarà Andrea Della Valle (da ieri a Firenze c’è il presidente Cognigni), che in compenso seguirà la partita dalla tv. Per il suo ritorno allo stadio comunque sembra soltanto questione di tempo. Soprattutt­o se l’ambiziosa Fiorentina di Pioli continuerà a divertirsi.

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Pioli oggi sfiderà il suo passato Sopra, Thereau e Simeone

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