Sorpresa: Pistoia celebra i «nuovi italiani»
Il sindaco Tomasi (Fratelli d’Italia) cambia il protocollo: «La cittadinanza è un traguardo»
«Qualche tempo fa ho accompagnato un amico cubano in Comune a ritirare la documentazione per l’ottenimento della cittadinanza italiana: sono rimasto basito di come questa tappa, fondamentale per uno straniero che diviene concittadino, non sia celebrata in alcun modo». C’è questo aneddoto dietro la scelta del sindaco Alessandro Tomasi di istituire una cerimonia ufficiale che accompagni il conferimento della cittadinanza italiana ai cittadini stranieri che ne hanno fatto richiesta e che — dopo il lungo iter previsto — la ottengono.
Ieri mattina tredici persone hanno sfilato in Sala Maggiore a palazzo di Giano, sede del Comune. Lì hanno giurato di
Voi ora fate parte della nostra comunità: avete raggiunto un traguardo importante che è giusto celebrare
fronte a famiglie ed amici. Una novità assoluta rispetto all’abituale procedura che con i precedenti sindaci — compreso l’ultimo, Samuele Bertinelli del Pd — non si era mai svolta pubblicamente alla presenza dell’ufficiale di stato civile. Il primo cittadino di Fratelli d’Italia organizza dunque un cerimoniale per chi diviene italiano dopo anni, ma è contrario all’approvazione della legge sullo Ius soli, anche a quella «temperata» in discussione in Parlamento.
«Il motivo è semplice, la legge sugli stranieri che vogliono acquisire la nostra nazionalità — spiega Tomasi — funziona piuttosto bene. Io sono d’accordo con il fatto che si possa diventare italiani dopo un lungo percorso comprovato, nel quale siano verificati la lingua ed il lavoro di chi richiede questa condizione». Un pensiero in continuità con la leader nazionale del suo partito, Giorgia Meloni, che interrogata sulla cerimonia organizzata dal primo cittadino pistoiese ha spiegato: «Essere italiani è una scelta d’amore e per questo l’iniziativa del sindaco Tomasi è in linea con la posizione di Fratelli d’Italia. Per noi — ha aggiunto — la cittadinanza va meritata, richiesta e celebrata perché è un momento importante e solenne».
«Voi — ha detto Tomasi ai nuovi cittadini — fate parte della nostra comunità e avete raggiunto un traguardo importante guadagnato con fatica e impegno. Per questo abbiamo deciso di fare una cerimonia pubblica. Una persona che risiede qui da almeno dieci anni, che non ha commesso alcun reato, che lavora e paga le tasse come tutti noi — ha aggiunto — merita di vivere il traguardo della cittadinanza con un riconoscimento. Per me si è cittadini dal momento in cui si decide di rispettare la legge e di contribuire alla vita della comunità».