Primo blitz nella notte, denunciato un cliente
Trentenne, senese, era nell’auto con una prostituta. Adesso rischia una super multa
Polemiche Nardella: «Non è misura punitiva, vogliamo tutelare le donne» Luxuria: «Decisione illiberale che puzza di bigottismo»
C’è un primo «cliente» colpito dalla nuova ordinanza antiprostituzione decisa dal sindaco Dario Nardella. E gli costerà, minimo, mille euro. Ma l’ammenda finale (se la Procura procederà con decreto penale di condanna, cioè si estingue il reato pagando) potrebbe essere molto più salata: i giorni di arresto contemplati, convertiti in costo vivo, valgono almeno 250 euro l’uno. Se il giudice facesse scattare più del minimo, cioè più di tre giorni di arresto, la cifra salirebbe ancora. Ma, appunto, i giorni di arresto possono essere molti: fino a tre mesi, ovvero oltre 22.000 euro.
L’uomo denunciato è stato visto contrattare in zona Nuovo Pignone con una prostituta da una pattuglia dei vigili urbani. Appartatosi con la donna in una via laterale, è stato fermato dagli agenti. Ed è scattata la denuncia in base alla «violazione dell’ordinanza dell’autorità», articolo 650 del Codice penale.
È questo il motivo per cui il trentenne senese rischia di dover pagare almeno mille euro per la sua serata fiorentina (decreto a cui potrà ovviamente opporsi). Sempre che la Procura non voglia agire in modo diverso. Domani arriverà al Palagiustizia la denuncia, scatterà l’iscrizione nel registro degli indagati. Al termine dell’indagine, se non scatta subito il decreto penale di condanna, il pm potrebbe chiedere anche la citazione diretta a giudizio. E sarà un giudice monocratico ad emettere le sentenza. «Questa ordinanza non è misura punitiva ma posta a tutela della dignità e della libertà delle donne» ha detto ieri il sindaco Dario Nardella, aggiungendo poi al Tgr della Toscana: «Noi vogliamo colpire queste fenomeno gravissimo, che riguarda tutte le città, dello sfruttamento della prostituzione: donne, spesso minorenni, schiavizzate e buttate sulle strade. La sanzione penale e la multa economica sono possibili grazie al decreto Minniti».
Almeno 200 ogni notte: è questa la presenza delle prostitute in città, secondo i report delle forze dell’ordine. A sostegno dell’ordinanza del sindaco, Caterina Bini, deputata Pd. «Va nella direzione della mia proposta di legge contro la schiavitù della prostituzione: punire i clienti, combattendo la domanda per far diminuire l’offerta e quindi lo sfruttamento. Non è questione di essere bigotti o perbenisti. Si tratta di decidere se è più importante lottare per la libertà di chi vuole andare a prostitute oppure combattere la malavita organizzata che nella stragrande maggior parte dei casi sta dietro alla prostituzione» ha commentato la deputata democratica. La pensa diversamente l’ex parlamentare e attrice Vladimir Luxuria: «È una misura illiberale, che puzza di bigottismo e populismo, che va contro la libertà personale di chi intende avere con i suoi soldi una prestazione sessuale da una prostituta, a patto ovviamente che sia adulta e consenziente — afferma Luxuria — una misura illusoria e propagandistica, che già in altre occasioni è stata tentata e che non ha risolto il problema della tratta delle persone e della prostituzione minorile». «Chi dice “bisogna fare altro” non propone mai niente di concreto — ribatte il sindaco — il tema della prostituzione viene affrontato con chiacchiere e molta ipocrisia. Se qualcuno ha strumenti più efficaci, non parli soltanto ma proponga e si dia da fare».