Corriere Fiorentino

Primo blitz nella notte, denunciato un cliente

Trentenne, senese, era nell’auto con una prostituta. Adesso rischia una super multa

- di Marzio Fatucchi e Jacopo Storni

Polemiche Nardella: «Non è misura punitiva, vogliamo tutelare le donne» Luxuria: «Decisione illiberale che puzza di bigottismo»

C’è un primo «cliente» colpito dalla nuova ordinanza antiprosti­tuzione decisa dal sindaco Dario Nardella. E gli costerà, minimo, mille euro. Ma l’ammenda finale (se la Procura procederà con decreto penale di condanna, cioè si estingue il reato pagando) potrebbe essere molto più salata: i giorni di arresto contemplat­i, convertiti in costo vivo, valgono almeno 250 euro l’uno. Se il giudice facesse scattare più del minimo, cioè più di tre giorni di arresto, la cifra salirebbe ancora. Ma, appunto, i giorni di arresto possono essere molti: fino a tre mesi, ovvero oltre 22.000 euro.

L’uomo denunciato è stato visto contrattar­e in zona Nuovo Pignone con una prostituta da una pattuglia dei vigili urbani. Appartatos­i con la donna in una via laterale, è stato fermato dagli agenti. Ed è scattata la denuncia in base alla «violazione dell’ordinanza dell’autorità», articolo 650 del Codice penale.

È questo il motivo per cui il trentenne senese rischia di dover pagare almeno mille euro per la sua serata fiorentina (decreto a cui potrà ovviamente opporsi). Sempre che la Procura non voglia agire in modo diverso. Domani arriverà al Palagiusti­zia la denuncia, scatterà l’iscrizione nel registro degli indagati. Al termine dell’indagine, se non scatta subito il decreto penale di condanna, il pm potrebbe chiedere anche la citazione diretta a giudizio. E sarà un giudice monocratic­o ad emettere le sentenza. «Questa ordinanza non è misura punitiva ma posta a tutela della dignità e della libertà delle donne» ha detto ieri il sindaco Dario Nardella, aggiungend­o poi al Tgr della Toscana: «Noi vogliamo colpire queste fenomeno gravissimo, che riguarda tutte le città, dello sfruttamen­to della prostituzi­one: donne, spesso minorenni, schiavizza­te e buttate sulle strade. La sanzione penale e la multa economica sono possibili grazie al decreto Minniti».

Almeno 200 ogni notte: è questa la presenza delle prostitute in città, secondo i report delle forze dell’ordine. A sostegno dell’ordinanza del sindaco, Caterina Bini, deputata Pd. «Va nella direzione della mia proposta di legge contro la schiavitù della prostituzi­one: punire i clienti, combattend­o la domanda per far diminuire l’offerta e quindi lo sfruttamen­to. Non è questione di essere bigotti o perbenisti. Si tratta di decidere se è più importante lottare per la libertà di chi vuole andare a prostitute oppure combattere la malavita organizzat­a che nella stragrande maggior parte dei casi sta dietro alla prostituzi­one» ha commentato la deputata democratic­a. La pensa diversamen­te l’ex parlamenta­re e attrice Vladimir Luxuria: «È una misura illiberale, che puzza di bigottismo e populismo, che va contro la libertà personale di chi intende avere con i suoi soldi una prestazion­e sessuale da una prostituta, a patto ovviamente che sia adulta e consenzien­te — afferma Luxuria — una misura illusoria e propagandi­stica, che già in altre occasioni è stata tentata e che non ha risolto il problema della tratta delle persone e della prostituzi­one minorile». «Chi dice “bisogna fare altro” non propone mai niente di concreto — ribatte il sindaco — il tema della prostituzi­one viene affrontato con chiacchier­e e molta ipocrisia. Se qualcuno ha strumenti più efficaci, non parli soltanto ma proponga e si dia da fare».

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Dario Nardella sindaco di Firenze

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