La notte dietro i lampeggianti, con la pattuglia delle vigilesse
Appostamenti, anche in borghese. Ma le ragazze non si spostano
Si sono appostati a pochi metri di distanza, in borghese e con le luci dell’automobile spente. Prima hanno osservato l’approccio del cliente con la prostituta e la successiva salita nella vettura dell’uomo. Poi li hanno seguiti, per appurare lo scambio di soldi in cambio di sesso. A quel punto sono intervenuti, identificando l’uomo e facendo scattare la denuncia, la prima legata all’ordinanza voluta dal sindaco Dario Nardella, che prevede sanzioni e perfino l’arresto per i clienti delle lucciole.
Il primo denunciato è un uomo italiano, trentenne di Siena, sorpreso prima in via Accademia del Cimento, dove ha preso a bordo la prostituta (una ragazza albanese di 25 anni), poi pedinato fino in via Campani, zona Nuova Pignone, dove i due si erano appartati. Erano le 23.15 di sabato sera. L’uomo, impaurito e imbarazzato di fronte agli agenti della Municipale che l’hanno colto in flagrante, ha detto di essere all’oscuro della nuova ordinanza. Ha mostrato i documenti alle forze dell’ordine ed è stato informato della denuncia.
Dopodiché, gli agenti della polizia municipale hanno proseguito la perlustrazione notturna. In strada, tre auto in incognito e tre pattuglie coi lampeggianti, una delle quali con due agenti donna a bordo. Due vigilesse sul fronte della lotta alla tratta. A partire dalle 23 fino a notte inoltrata, le pattuglie coi lampeggianti hanno percorso a bassa velocità le strade del sesso a pagamento, mentre la vetture in incognito hanno stazionato agli angoli più gettonati dai clienti. Da via Forlanini a viale Guidoni, dalle Cascine a viale Redi, da via di Novoli a via Baracca. Su queste strade, nonostante la pioggia battente, almeno una ventina di prostitute, perlopiù albanesi e rumene. E poi alcune nigeriane, latino-americane e una cinese. «Stasera tantissimi vigili, difficile lavorare in pace» dice una di loro sul controviale di viale Guidoni. E un’altra peruviana, al distributore di fronte al Palagiustizia: «Stasera meno clienti del solito».
Tacchi alti e ombrelli alla mano. Lungo queste strade è una serata diversa, le lucciole hanno percepito qualcosa. Una di loro sembra conoscere già la nuova ordinanza: «Saranno problemi per i clienti, non per me, io sono qui per sopravvivere». Difficile andare oltre, è troppo alto il muro della diffidenza e della paura. La pattuglia delle vigilesse continua ad addentrarsi nei meandri notturni del sesso. Rallenta di fronte alle prostitute, a volte si ferma.
All’altezza del Palagiustizia intercetta una ragazza dentro una Smart e le chiede i documenti. Le vigilesse gettano occhiate indagatrici dentro le auto dei presunti clienti, se qualcuno accosta loro sono pronte a intervenire. E così le auto in borghese, tutte guidate da uomini. Sempre sul viale Guidoni una ragazza africana, alla vista dei lampeggianti della municipale, si precipita a nascondersi dietro un camion. Resta lì a lungo, spiando il movimento della pattuglia, poi ritorna sul marciapiede.
I controlli vanno avanti per tutta la notte. Eppure, nonostante le perlustrazioni e nonostante l’ordinanza, molti clienti non sembrano affatto intimoriti (o forse sono semplicemente non conoscono l’ordinanza firmata da Nardella appena due giorni fa) e riescono a farla franca. Uomini soprattutto di mezza età. Ma anche tanti giovani. Durante la notte, varie prostitute offrono le loro prestazioni salendo nelle auto dei clienti e non arriva alcuna sanzione. Succede in quasi tutte le strade, nonostante il passaggio costante delle forze dell’ordine.
Certo, non è facile riuscire a monitorare tutti le vie del sesso, e spesso qualcosa sfugge ai vigili. Anche per questo, il messaggio di Palazzo Vecchio è chiaro: «I controlli continuano, vogliamo combattere la tratta e sicuramente non ci fermeremo». Il sindaco Nardella rilancia «Il problema della prostituzione è pesante e da sindaco non posso mettere la testa sotto la sabbia».
Sono in programma altri pattugliamenti anche nei prossimi giorni. Non solo a Firenze Nord, ma anche in altre zone della città, dal Varlungo al viale Nenni e in tutto il resto di Firenze, dove ogni notte per le strade si contano almeno 200 prostitute. E dove i clienti, quasi tutti italiani, sono anche molti di più.