Domani cena a Boboli, in vista del traguardo
Gala con Marco Stabile e la Scuola di Fiesole. Se piove tutti dentro Palazzo Pitti
La carta velina messa subito dopo lo scoppio per proteggere quel che restava del dipinto è stata tolta, i 400 frammenti scansionati e attendono di tornare al proprio posto. Procede senza sosta il restauro de I giocatori di carte il quadro di Bartolomeo Manfredi conservato agli Uffizi e ferito dalla bomba mafiosa ai Georgofili il 27 maggio 1993. È per ridare a Firenze e al mondo l’opera, che domani sera le Gallerie degli Uffizi, Corriere Fiorentino e Banca Federico Del Vecchio-Gruppo Ubi Banca hanno organizzato la cena di beneficenza nel Piazzale della Meridiana al Giardino di Boboli — in caso di maltempo l’evento si terrà comunque all’interno di Palazzo Pitti — per sostenere la campagna «Cultura contro terrore»: il ricavato della serata (contributo minimo di 200 euro, per informazioni info@oncevents.com) servirà per ridare vita alla tela e rimetterla dove si trovava, il prossimo 27 maggio, a 25 anni esatti dalla strage. Servono 22.212 euro, con il crowdfunding sono già stati raccolti 12 mila euro (Iban IT57 T032 5302 8010 0000 0123 456). «La cena è ancora di più un’occasione preziosa per proseguire nell’opera e portare davvero a nuova vita il quadro» spiega la restauratrice Danila Lippi, che durante la serata illustrerà l’avanzamento dei lavori e mostrerà immagini esclusive del dipinto.
Nel corso della serata — con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini e il direttore generale della banca Federico Del Vecchio Aldo Cavani — i giovani maestri del quartetto Alfa della Scuola di Musica di Fiesole si esibiranno in brani di Yann Tiersen, George Gershwin «capace come pochi — hanno spiegato — di esprimere gioia in un contesto malinconico ed emotivamente intenso» e di Astor Piazzolla.
Il menu, curato da Opera Catering, sarà accompagnato dai vini offerti da Marchesi Antinori e Mazzei 1435 (partner della serata con la fiorentinissima Dr. Vranjes), e chiuso da un dessert firmato dallo chef stellato Marco Stabile, il cui ristorante è proprio davanti alla Torre dei Georgofili. «Gli Uffizi rappresentano l’arte e l’arte è la cultura di un popolo. Questa iniziativa serve a riportare alla luce l’arte e la cultura» afferma Stabile. Tra i tanti che hanno aderito Giuseppe Spinelli, chirurgo e presidente di Att, Associazione Tumori Toscana: «La migliore risposta alla mafia è sempre la cultura» ha detto.