Livorno, Rossi commissario per un anno «In caso di allerta avvertiremo dalla tv»
Tra le priorità conta dei danni e avvio dei cantieri. Il governatore: poteri speciali per demolire
Domani (o al massimo martedì) Enrico Rossi entrerà in carica per un anno come commissario straordinario per l’alluvione di Livorno del 10 settembre. E il presidente della Toscana ieri ha presentato la sua agenda: conta dei danni ed elenco delle cose da fare il più presto possibile, interventi urgenti già partiti e, soprattutto, richiesta di poteri speciali per poter demolire le costruzioni che ostacolano il corso delle acque e rimozione del «problema tombature» di torrenti, ad iniziare dal Rio Maggiore.
La notte tra venerdì e sabato a Livorno è passata senza problemi nonostante l’allerta che aveva fatto scattare le misure straordinarie, compresi i sacchi di sabbia distribuiti alle famiglie, e Rossi ha dedicato la mattinata di ieri alla messa a punto dei primi atti da commissario. «Il governo ha stanziato 15,5 milioni come avevamo chiesto, più 3 milioni che mettiamo noi, sempre per l’urgenza — spiega Rossi — Abbiamo già attivato una quarantina di interventi ed altrettanto hanno fatto Comuni e Province. Quelli più significativi riguardano l’avvio dei cantieri per l’installazione di due ponti Bailey sul Rio Ardenza, in località Limoncino, e in via Remota, realizzati in collaborazione con RFI, entro un paio di mesi. Un altro ponte Bailey sarà installato sul Rio Morra, nel comune di Collesalvetti. Per il Chioma ed il Rio Nugola occorrerà fare uno studio per capire come agire».
«L’ordinanza che mi ha nominato commissario dà 30 giorni per redigere l’elenco degli interventi e 90 per il censimento dei danni di privati ed imprese, ma io voglio fare prima, così da avere i fondi per i risarcimenti, credo almeno un centinaio di milioni, nella Finanziaria che l’esecutivo deve varare», aggiunge Rossi che poi spiega la «linea dura» affinché la «situazione cambi stabilmente». «Ho parlato con il capo della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli: sul Rio Maggiore chiedo poteri speciali per verificare cosa è stato realizzato da privati, autorizzato o no, ed in caso intervenire con demolizioni o sistemazioni. E rapidamente faremo uno studio per verificare la possibilità di rimuoverne la tombatura».
Rossi ha avuto già il sì dell’autorità per emanare un’ordinanza con la quale tutti i soggetti alluvionati, famiglie e imprese, potranno usufruire di uno sconto del 50% della tariffa dell’acqua per un anno e si è impegnato ad usare i 3 milioni stanziati dalla giunta per interventi di sostegno sociale alle famiglie più disagiate colpite da esondazioni e frane.
Il presidente della Regione è poi è tornato sul tema delle allerta e delle informazioni ai cittadini. «Quando c’è la previsione di un codice arancione o rosso lo comunicheremo a tutti, andremo in tv — ha sottolineato — Si tratta di eventi che in un anno possono accadere una ventina di volte e daremo tutta una serie di consigli utili. Senza, con questo, sostituirci alle responsabilità di altri e dei Comuni: informare i cittadini sulle specifiche situazioni spetta alle protezioni civili locali. Inoltre stiamo studiando qualcos’altro di cui daremo conto nei prossimi giorni, per far sì che nell’intervallo di tempo tra l’allerta e l’arrivo delle piene ci sia qualcosa per avvisare i cittadini. Deve aumentare la consapevolezza dei cittadini di come comportarsi in situazioni di rischio».
E sull’allerta ha continuato: «Esiste già una app che abbiamo dato a 2.500 persone tra responsabili delle protezioni civili locali e gli amministratori che l’hanno voluta, che avverte se c’è il superamento dei livelli di guardia da parte dei 350 pluviometri e dei 150 idrometri installati sul territorio regionale. Possiamo migliorare, per evitare che otto persone perdano la vita in eventi come quello di Livorno».