German, un sabato argentino Gol e selfie con Passarella
Fresco di chiamata in Nazionale, il difensore ha festeggiato con il Caudillo
Un fine settimana così difficilmente si dimentica. Il primo gol con la maglia della Fiorentina e la convocazione con la nazionale argentina. German Pezzella c’ha messo poco a conquistare la fiducia di Pioli e non soltanto. Ha saputo ripagare tutti facendo sempre il suo dovere e, contro il Bologna, si è tolto pure lo sfizio di realizzare il primo gol.
La rete è arrivata sotto la curva Fiesole che storicamente ha un debole per i giocatori che, tra l’altro, arrivano dall’Argentina. Una rete preziosa, necessaria per tornare in vantaggio sul Bologna che aveva saputo riaprire la sfida grazie a Palacio dopo il meraviglioso vantaggio di Chiesa. Su calcio d’angolo preciso di Biraghi, approfittando di una marcatura non proprio asfissiante del Bologna, German ha staccato di testa e fatto esplodere il Franchi: in tribuna, al fianco di Giancarlo Antognoni, ha assistito alla sua prestazione l’indimenticato Daniel Passarella: «Il gol di Pezzella assomiglia a quello che segnai alla Juventus nel 1985. German è un buon giocatore, mi piace. La Fiorentina? Credo andrà in Europa», dice il Caudillo proprio a pochi giorni dalla sfida contro i bianconeri.
Campione viola degli anni ottanta col vizio del gol, condivide con Pezzella il passato ed il legame col River Plate. Parole e presenza che assumono il sapore di un’incoronazione: dopo la partita negli spogliatoi viola c’è stato anche il tempo per scattare un foto ricordo. E forse per Pezzella sarà pure il caso di incorniciarla. Intanto non dovrà distrarsi perché gli spetta un compito delicato: ereditare quel ruolo che fu prima di Daniel e fino allo scorso anno di Gonzalo Rodriguez. Se è vero che il lavoro duro paga sempre, l’eroe della serata ci ha messo poco a soffiare il posto a Vitor Hugo. Una maggiore confidenza col calcio europeo, l’uso del piede destro e una garra contagiosa che ha spinto Pioli a scegliere lui da subito lui al fianco di Astori. E l’intesa, nonostante non ci sia stato tempo per le prove, è stata immediata. Per Pezzella si chiude così una settimana da sogno. Appena un paio di giorni fa, come detto, ha ricevuto la chiamata che ogni giocatore aspetta con trepidazione. Quella di Jorge Sampaoli, commissario tecnico della Nazionale argentina. «Sono contento di esser stato convocato in Nazionale, segnare il gol vittoria era il modo migliore di festeggiare. Era importante vincere davanti ai nostri tifosi», ha detto il difensore, ovviamente soddisfatto, dopo la partita.
«Passarella? Daniel è una persona importante per la Fiorentina e per l’Argentina», ha aggiunto emozionato. Pezzella è arrivato in viola con la formula del prestito oneroso e il diritto di riscatto fissato a 10 milioni. Una cifra tutt’altro che contenuta, soprattutto alla luce del fatto che sono già stati spesi 8 milioni per Hugo. Sarà il tempo a dettare le strategie, di questo passo non sarà difficile immaginare quale sarà la scelta viola a fine stagione: con German sembra infatti finalmente arrivato il centrale atteso per anni. L’uomo che serviva per alzare il livello della difesa viola. Lui invece ha scelto la serie A nell’età della piena maturità agonistica. Piccini e Joaquin, compagni ai tempi del Betis, lo hanno spinto verso l’Italia e raccontato dell’amore che Firenze sa dare ai calciatori che come lui. Del doman non v’è certezza, ma il futuro sembra roseo. Anzi viola.
Parla Daniel Il suo gol mi ha ricordato quello che feci io alla Juventus nel 1985 Lui mi piace, è adatto alla Fiorentina La squadra di Pioli ha talento, credo che andrà in Europa