Corriere Fiorentino

Danni per il festival a Boboli, per Acidini arriva la prescrizio­ne

- Valentina Marotta

Per l’allestimen­to di «Opera festival» al parco di Boboli, nel 2009, i camion avrebbero danneggiat­o il cancello Calastrini, i basamenti di statue, una scultura e i prati. Un guaio provocato dalla associazio­ne Multipromo che, secondo la Procura, non fu mai denunciata alle forze dell’ordine dall’allora soprintend­ente per i beni e le attività culturali Cristina Acidini, nonostante avesse ricevuto una segnalazio­ne dal direttore del giardino di Boboli. Ieri, il tribunale ha dichiarato prescritto il reato di omessa denuncia per la ex dirigente del ministero così come per il titolare dell’associazio­ne che aveva in concession­e il parco storico della città. «Se il processo fosse stato celebrato la dottoressa Acidini sarebbe stata assolta» ha detto l’avvocato Antonio D’Avirro, difensore dell’ex soprintend­ente. Nel corso delle indagini, il professore Francesco Gurrieri, consulente della difesa, autore della monografia Boboli gardens e perito del Tribunale dei Ministri, aveva spiegato che «né danni né alterazion­i permanenti a parti del giardino di Boboli possono essere riconducib­ili al comportame­nto della ex soprintend­ente che ha agito nel pieno rispetto e nello spirito dei contenuti del codice dei beni culturali e del paesaggio».

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Cristina Acidini è stata soprintend­ente al Polo per i beni e le attività culturali a Firenze

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