Fumogeni anti CasaPound, condannati 18 anarchici
Sfilarono per chiedere la chiusura di CasaPound. In seicento protestarono per le strade della città contro l’aggressione subita, appena qualche giorno prima, da tre esponenti dell’area antagonista. Ma tra i manifestanti c’era anche chi aveva il volto nascosto da caschi, sciarpe e cappelli e chi era armato di bastone. Alla fine, qualcuno lanciò fumogeni verso la sede di CasaPound. Era il 16 novembre 2013. A distanza di quattro anni, ieri si è concluso il processo a carico di diciotto anarchici accusati di aver portato bastoni, gettato in luogo pubblico e violazione della legge Reale che vieta di manifestare a volto coperto. Il tribunale ha inflitto condanne fino a un anno e due mesi e ha escluso il beneficio della condizionale solo per due dei diciotto imputati. Quel pomeriggio, sotto le insegne di Firenze antifascista, sfilavano l’Anpi, il Movimento di lotta per la casa, anarchici, ma anche immigrati e famiglie con bambini. La manifestazione era partita da piazza Savonarola per concludersi in piazza della Repubblica, luogo dell’assalto ai tre antagonisti. In via Lamarmora, però un drappello di ragazzi, dal viso coperto, si staccò dal corteo e proseguì fino in via Sant’Anna, dove c’era la sede di CasaPound. E qui, partì il lancio di fumogeni, mentre polizia e carabinieri fecero cordone per contenere gli anarchici.