Carmen in strada, cantata dagli studenti
Sessanta giovani intonano la Carmen di Bizet nell’aula a cielo aperto di via Martelli. È la prima delle «Incursioni liriche», uno degli eventi programmati per i 25 anni della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che ha coinvolto sessanta studenti del liceo classico Michelangiolo.
Sessanta banchi e sedie disposti in ordine, una lavagna e un pianoforte a mezza coda: nulla di insolito per una lezione di canto se non fosse che l’aula è all’aperto, allestita lungo via Martelli. La lezione «open air» è andata in scena ieri mattina nella centralissima strada di Firenze, sotto lo sguardo curioso e i flash dei passanti: è la prima delle cinque «Incursioni liriche urbane. L’opera va in scena in città» promosse per festeggiare i suoi 25 anni di attività dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con la compagnia Venti Lucenti. Sessanta allievi del liceo classico Michelangiolo, accompagnati dai loro insegnanti, hanno ascoltato un’introduzione alla Carmen di Georges Bizet da parte del presidente della compagnia Daniele Bacci, poi il maestro del coro Andrea Sardi ha diretto il soprano Sara Cervasio e il pianista Loris di Leo in alcune arie dell’opera, che sono state eseguite da tutta la classe. «Quello che abbiamo appena compiuto — ha detto Bacci a fine lezione — è un nuovo atto d’amore verso la musica e verso l’opera classica. Ci auguriamo che questa mattinata sia lo spunto per lasciarvi prendere dal fuoco sacro dell’opera; speriamo che domani, mossi dall’emozione che avete appena provato, abbiate il desiderio di conoscere l’opera nella sua totalità. Se questo avverrà abbiamo centrato il nostro obiettivo». La prossima incursione avrà come protagonista La Bohème di Giacomo Puccini, sabato in piazza IV Novembre a Sesto Fiorentino con gli allievi dell’istituto Piero Calamandrei e il maestro Ennio Clari. Dopo il concerto evento «La Piazza Incantata» dello scorso 12 settembre che ha riunito insieme al Mandela Forum 500 musicisti, ora la Fondazione Cassa di Risparmio porta «la musica nelle piazze e nelle strade, in parti significative del centro e della periferia della città» spiega il presidente Umberto Tombari. «Vogliamo che la musica sia realmente un patrimonio di cultura e di storia che tutti possono ascoltare».