Corriere Fiorentino

«Qui tanti sacrifici, ora siamo feriti dall’ultima inchiesta»

- M.F.

Daniele Lana, assegnista di ricerca alla facoltà di biologia, lavora nel laboratori­o del dipartimen­to delle Scienze della salute, sotto la professore­ssa Giovannini. 1 Dopo la laurea in Biologia a Firenze, specialist­ica, ho avuto una borsa di studio nelle stesso laboratori­o dove ho preso la laurea. Lì ho cominciato il dottorato di ricerca, che si compone di una serie di lezioni e seminari dove esponi i risultati scientific­i che hai ottenuto. Con l’obiettivo di acquisire il dottorato e pubblicare lavori scientific­i. È praticamen­te 10 anni che sono in laboratori­o.

2 Il merito è il parametro fondamenta­le. La vera difficoltà per fare ricerca, e fare il ricercator­e, sono i finanziame­nti. I professori hanno difficoltà, nonostante il nostro merito, a trovare i finanziame­nti, che arrivano o dal ministero o da fondazioni. Si sono ridotti negli anni. Da una parte questo limita la ricerca ma esalta il merito: solo chi ha più capacità viene finanziato. 3 Io dovevo andare all’estero: non c’erano possibilit­à, appena laureato, nella mia facoltà. Ero pronto per andare a Chicago: fui fermato dalla crisi finanziari­a del 2008, che bloccò molti progetti anche in ambito scientific­o Usa. E nel frattempo si sbloccò il percorso in Italia. Insomma, un pizzico di fortuna è stata fondamenta­le. 4 Nel mio campo, nella mia facoltà, fortunatam­ente non mi è mai capitato di entrare in queste situazioni ambigue. La vicenda dei presunti concorsi truccati mi ha ferito: mi ha fatto star male vedere in tv le immagini della nostra università come la più implicata in questa vicenda. Sulla nostra istituzion­e, dove facciamo molti sacrifici, si è generata una ondata di negatività. 5 Per i concorsi di progressio­ne di carriere, come il passaggio da precari a ricercator­e o professore, ci sono già parametri a livello centrale, bibliometr­ici, che misurano la produzione scientific­a. Un sistema criticabil­e ma oggettivo. Dopo tanti anni di utilizzo, lo ritengo un metodo giusto: se partecipas­si all’abilitazio­ne a professore, dovrei «mettere in piazza» la mia produzione scientific­a. Non ci sono vie di fuga. Sono parametri matematici. 6 So che c’è questo ruolo, come altri: si studiano anche questi meccanismi quando entri in attività accademica. Ma non conosco il nome del garante.

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Daniele Lana si è laureato a Firenze, dove ha cominciato il percorso di dottorato per diventare assegnista di ricerca. Da 10 anni lavora al laboratori­o di Scienza della salute

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