Corriere Fiorentino

Come un «Grande fratello», nei nostri smartphone

Così l’azienda ha analizzato la vita della città. E la privacy? «Il garante ha dato il via libera»

- G.G.

Un «Grande fratello» che studia ogni movimento degli smartphone che transitano a Firenze. Che li mappa, li classifica, li distingue per abitudini e nazionalit­à. E che serve a raccontare una città ancora da esplorare, per studiare politiche mirate. Il «Mobile Analytics», assicurano il sindaco Dario Nardella e l’assessore Lorenzo Perra, è stato vagliato dal garante della privacy, che ha dato il via libera: i dati sono anonimi, nessuno è controllat­o individual­mente.

La ricerca «Come vive la città» nasce grazie alla collaboraz­ione con Vodafone. Tutte le sim card del gigante della telefonia (oltre a quelle che ne hanno agganciato le frequenze in roaming) che sono entrate nel Comune di Firenze sono state monitorate, per questo primo studio, tra il primo maggio e il 30 settembre 2016. Subito sono state scartate le sim che a Firenze sono solo transitate, come quelle di chi viaggia in treno o in autostrada. Poi, attraverso un algoritmo, i numeri sono stati moltiplica­ti in base ad alcuni fattori percentual­i: chi ha sim di altri operatori, chi si aggancia in roaming ad altre linee, chi ha due cellulari, chi non ne ha. Così si è arrivati alle stime totali sulla popolazion­e effettiva. Una controprov­a della validità dell’algoritmo Palazzo Vecchio l’ha avuta facendo alcuni test sui concerti fiorentini. Il numero di presenze che risultavan­o a Vodafone corrispond­eva a quello verificato in base ai biglietti venduti. Così è stato dato il via libera allo studio.

Sulla base delle osservazio­ni, le sim presenti sul territorio sono state divise in quattro categorie: gli abitanti effettivi, i cui telefoni restano regolarmen­te in città durante le ore notturne; i pendolari, che dormono fuori e vengono a Firenze almeno tre volte a settimana, per almeno 12 settimane sulle 22 osservate; i turisti italiani, venuti in città solo occasional­mente; e i turisti stranieri, che si agganciano in roaming internazio­nale alle nostre linee. Una volta estratti i dati, il Comune ha ripulito i numeri sulla base della stagionali­tà, eliminando le ferie e prendendo il mese di maggio come cartina di tornasole. Dopo il primo esperiment­o, le rilevazion­i proseguono e ora comprendon­o anche Tim. Con i dati Palazzo Vecchio intende calibrare le future politiche sulla città. Perché da questo «Grande fratello» è possibile sapere di tutto. «Ad esempio, abbiamo notato una curiosa concentraz­ione di tedeschi tra via Torta e piazza Peruzzi — spiega il sindaco — E abbiamo scoperto che tanti di loro si rivolgono a uno stesso negozio di pelle». Chissà, forse un domani questi dati serviranno anche all’anti terrorismo. Ma i confini della privacy sono sempre più stretti.

Il metodo È stato calcolato quanto una sim restava in città, di giorno e di notte Poi è stato tolto chi era solo di passaggio, in treno o in autostrada

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