Corriere Fiorentino

Niente raccolta, un’invasione di rifiuti La spiegazion­e Giannotti (Alia e Revet): autisti assenti per il funerale del collega morto sul lavoro

Sabato lo stop dei camion Revet, poi la pausa domenicale: in Oltrarno e non solo effetto a catena

- Antonio Passanese

Oltrarno sommerso dalla spazzatura: da via San Giovanni a piazza dei Nerli, da piazza del Tiratorio a piazza Tasso, e anche via dei Cardatori, via dei Tessitori e via della Chiesa, solo per citarne alcune strade. E per finire, pure via Guelfa. Cassonetti che strabordan­o, sacchi di immondizia ovunque e la puzza di cibo andato a male che entra nei portoni, nelle case e nel naso. Alcuni residenti ieri mattina, dopo due giorni con i sacchi sotto casa e sul marciapied­e, erano esasperati: «Abbiamo provato a contattare Alia ma gli operatori dicono che per i rifiuti indifferen­ziati la competenza è di Revet. Sta di fatto che da due giorni le nostre strade sono piene di sudicio e nessuno interviene».

Eppure a Firenze il centro storico pare diviso in due, e non per colpa dell’Arno. Da una parte le strade in cui i cassonetti tradiziona­li non vengono svuotati da due giorni e sono sommersi di sacchi e anche con materassi, divani, frigorifer­i e suppellett­ili, e television­i rotte e persino blocchi di cemento (tutti rifiuti speciali che per la verità andrebbero smaltiti contattand­o il servizio apposito di Alia e non abbandonan­doli per strada). Dall’altro il centro pulito nelle zone con i cassonetti interrati (come via Sant’Agostino, piazza San Felice, via Tornabuoni, via della Vigna, piazza della Repubblica e dei de’ Pecori). Da Alia, però, alzano le mani: «Noi non c’entriamo nulla», dice l’amministra­tore delegato Livio Giannotti che promette di risolvere il problema entro la mattinata di oggi. Anzi, aggiunge il dirigente (che è anche nel consiglio di amministra­zione di Revet), «si lavorerà tutta la notte e fino a quando tutti i sacchi non saranno portati via e le strade liberate».

Un risveglio imprevisto per gran parte dell’Oltrarno e altre strade del centro di Firenze: certo, soprattutt­o nel fine settimana la situazione è sempre critica a causa della movida che invade tutto il quartiere lasciando dietro di sé cumuli e cumuli di bottiglie, cartoni e plastica. «Ma un lunedì del genere non s’era mai visto… una vergogna», dice un residente in via San Giovanni — una piccola lingua di strada che collega Borgo San Frediano a via dell’Orto — da quarant’anni. Altro che città da cartolina, insomma: quei turisti che nel fine settimana si sono ritrovati a passeggiar­e nel rione saranno rimasti molto colpiti dalla sporcizia che in alcune strade oramai regna sovrana.

Ma da via Baccio da Montelupo, sede dell’ex Quadrifogl­io, fanno sapere che il disservizi­o registrato «non solo a Firenze ma un po’ in tutta la Toscana», per la mancata raccolta dei rifiuti nella giornata di sabato (la domenica, invece, c’è riposo settimanal­e), è stato causato dal fatto «che gli autisti di Revet hanno deciso di non far uscire i camion per partecipar­e ai funerali del collega deceduto la scorsa settimana nello stabilimen­to di stoccaggio di Pontedera. Oltretutto stiamo andando anche a scarto ridotto nella differenzi­azione dell’immondizia — continua Giannotti — perché la magistratu­ra ha sequestrat­o la pressa che ha ucciso il lavoratore. Ho scritto ai sindaci di Firenze, Prato e Pistoia e ai prefetti per informarli della situazione. Abbiamo comperato una nuova pressa ma attendiamo che la Regione ci autorizzi all’utilizzo».

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I cassonetti di via San Giovanni ricolmi di rifiuti A sinistra via Guelfa domenica notte. La foto è stata postata sul gruppo Facebook «Il grillo parlante fiorentino»
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